Ingiuriare i mascalzoni con la satira è cosa nobile: a ben vedere significa onorare gli onesti (Aristofane)
Odiare i mascalzoni è cosa nobile
(Quintiliano)
Mi mancava la sua ferocia. Bentrovato e bentornato a Daniele Luttazzi.
Il suo intervento a Rai per una notte, ha ricompensato gli otto anni di assenza e riporto molto volentieri qui una parziale trascrizione del suo esilarante intervento (questa è la seconda parte ma potrete facilmente trovarne la precedente).
E così, dai e dai, siamo arrivati all'egemonia berlusconiana. Berlusconi, in questo momento, controlla tutto.
Come ci è arrivato?
Lo sappiamo. Prima Berlusconi ha edificato un impero mediatico con fondi neri “All Iberian” a Craxi, finanziamenti enormi da banche infiltrate dalla P2, Dell'Utri che fa da cerniera tra la mafia e il gruppo Berlusconi, Previti che gli porta la Mondadori corrompendo un giudice con i soldi Fininvest... Oh, oh, Berlusconi, a volte, ha dei rimorsi! Poi, però, pensa a quanto è ricco e tutto passa.
D'altra parte, cerchiamo di capirlo: Berlusconi ha bisogno di tutti quei soldi. Perché, senza tutti quei soldi, il Signor Berlusconi sarebbe Paolo Berlusconi.
E poi, attraverso questo impero mediatico, si è buttato in politica per farsi leggi ad personam, evitare i processi e chiudere i programmi tv che ne parlano.
Questa è la storia vera che è emersa dai processi.
Nella storia inventata da lui, invece, lui è il miglior statista degli ultimi 150 anni, sceso in campo per fare il bene del paese e difendere i valori cattolici, ma ostacolato dai giudici comunisti.
Ora: chi racconta la storia vera fa giornalismo; chi racconta la storia inventata da lui fa propaganda.
E se non capite la differenza, non preoccupatevi: non la capisce neanche Minzolini eppure se la passa bene lo stesso...
A questo proposito c'è chi ha parlato di “prostituzione intellettuale”; ma c'è una grande differenza tra una prostituta e certi giornalisti: ci sono cose che una prostituta non fa. Per questo esistono le escort.
L'uso che Minzolini “come si chiama quell'altro?” Masi “no ma quell'altro...” Berlusconi hanno fatto della televisione pubblica pagata coi soldi di tutti è un uso C R I M I N O S O.
Ok, ok... Grazie... E' così che ha cominciato Hitler, attenzione...
Avete visto la manifestazione del PDL a Roma, no? A un certo punto Berlusconi ha detto: “L'amore vince sull'odio”. Poi ha preso in mano un crocifisso e si è ustionato. Comunque...
Dopo gli scandali estivi con le troie – in difesa dei valori della famiglia – e dopo il caso Mills - in difesa dei valori della "Famiglia" – caso Mills da cui risulta che tutto l'impero mediatico di Berlusconi (legge Mammì-Craxi: Telepiù, TeleCinco, Mondadori, Standa, Rinascente...) tutto fa riferimento a All Iberian (64 società off-shore Fininvest usate negli anni per evadere le tasse e accumulare fondi neri con cui sono stati corrotti: politici, guardia di finanza, giudici e testimoni) e questo mentre Berlusconi, nel 2008, ancora continuava a dire: “Non conosco David Mills, lo giuro sui miei 5 figli!” e loro: “A PAPA'!!!!”
Dice: “Se fosse vero mi ritirerei dalla vita politica e lascerei l'Italia”...
Ooooh...fai con calma, non abbiamo fretta, fai con calma...
Benissimo, dopo le troie e Mills, Berlusconi andrà avanti con le sue riforme: processo breve, immunità personale, ma soprattutto sgravi fiscali alle donne che si depilano le vagine...
“Ma...ma io non voglio rasarmi il pube, mi fa sembrare minorenne...”
“ESATTO!”
Le avvisaglie della crisi matrimoniale berlusconiana già un anno fa a Portofino quando Berlusconi salutò affettuosamente una ragazza... e Veronica se ne accorse: “E quella chi era?” “Ma niente, una che conosco per motivi di lavoro”
“Il tuo lavoro o il suo...?”
Il guaio vero è che l'Italia è piena di berlusconiani coi paraocchi: non vogliono sentir ragioni. Tu gli ricordi: Mills, All Iberian, Previti, Dell'Utri, falso in bilancio, leggi ad personam, le pressioni sulla Rai... e loro: “Come fai a dire ch'è un mascalzone?!”
Come faccio a dirlo? Per lo stesso motivo per cui se incontro per la strada, di notte, un tizio sudaticcio con in mano un coltellaccio insanguinato, la prima cosa che penso non è: “Toh, un cuoco!”
E quando quel fazioso di Berlusconi vi dirà che voi siete mossi dall'odio, voi replicate con le parole del grande oratore latino Quintiliano che ricordava: “Odiare i mascalzoni è cosa nobile”.
Perché è cosa nobile, ce lo ricorda Aristofane ne “I Cavalieri”; diceva: “Ingiuriare i mascalzoni con la satira è cosa nobile: a ben vedere, significa onorare gli onesti”.