E' già abbastanza difficile per me accettare anche soltanto l'idea che nel lontanissimo 1912 tre pastori bambini analfabeti abbiano confuso delle allucinazioni dovute probabilmente a qualche erba locale con l'apparizione della madonna, una tra le diverse migliaia tra bianche, nere, mulatte e forse anche asiatiche che ogni tanto si manifestano qua e là. Altrettanto complesso e misterioso è il meccanismo attraverso il quale queste tra anime innocenti abbiano potuto comprendere una cosa così complessa profezia composta da tre "misteri".
Ma la cosa che veramente lascia sconcertati è la presa di posizione recente di colui che si dichiara rappresentante di un dio in terra (Joseph Ratzinger) che qualche giorno fa, in occasione appunto di una sua visita cosiddetta pastorale (ma va'?) a Fatima abbia concluso che quello che nella dogmatica comune viene definito terzo mistero di Fatima non è più ascrivibile alla profezia che parlava di un vescovo bianco macchiato di rosso e che lo stesso Woytila all'indomani dell'attentato che subì dichiarò finalmente svelato bensì va oggi esteso ai guai ed alla perdita d'immagine che sta passando la chiesa cattolica recentemente. Ratzinger si è spinto oltre, tanto a spararle grosse ci si guadagna sempre visto che il rumore prodotto sovrasta le possibilità di raziocinio: ha infatti affermato che questa sofferenza della chiesa è interna e sarà presente fino alla fine del mondo.
Bene, autodistruzioni a parte, dovremmo averne per almeno altri 2 o 3 miliardi di anni e tanto per cominciare non mi risultano esempi di civiltà durate tanto a lungo.
Ora, il fatto che le parole di un'apparizione miracolosa (primo paradosso) siano talmente oscure da meritare decenni di studio da parte di menti sprecate neanche fossero le terzine di Zaratustra e nonostante ciò chiamarle profezie (secondo paradosso) mi lascia ovviamente più perplesso di prima ed ancor meno ben disposto nei confronti della chiesa e più in generale di qualsiasi idea che affermi d'esser l'unica verità sostenibile.
Ma, e qui entra il terzo ed ultimo paradosso così pareggiamo il conto con i misteri, è ancora meno sostenibile che delle farneticazioni di tre pastorelli possano essere usate e riciclate a piacere a seconda dei casi: se qualche folle sparasse anche a Ratzinger come la mettiamo? Se fossero state davvero parole di prova o lacrime inconfutabili da statuette perché tanti misteri? Se, se, se....se mio nonno avesse avuto cinque palle sarebbe stato un flipper!
E' come la storia degli extraterrestri. Per esistere esisteranno pure (le probabilità statistiche in loro favore sono molte) ma non ci sarebbe nessun mistero e da quel dì che si sarebbero palesati, e non certo per far conoscenza visto che da che mondo e mondo ogni popolazioni si muove e si sposta alla ricerca di spazi di sopravvivenza e conquista.
Dopo tutto se si può credere all'astro(nzo)logia si può credere in dio...o era il contrario?