Quando bambino alle elementari studiavo per la prima volta la geografia europea facevo un po' fatica a capire come mai l'Olanda avesse due capitali, Amsterdam mi dicevano ma aggiungevano che c'è anche l'Aia, quella amministrativa e sede del governo: poi, più avanti con gli anni quando iniziavo a capire un minimo di più ascoltando anche le interminabili chiacchierate di politica tra mio padre ed i suoi fratelli, cugini ed amici vari si accese la lampadina. La capitale di uno stato è in definitiva, in tutto il mondo e da sempre, quella dove hanno sede il governo, i ministeri, gli uffici amministrativi principali, le sedi delle ambasciate e via discorrendo. E dopo tutto passando dalla geografia della IV elementare a quella dela V, il mondo!, dovetti apprendere che nel 1960 in Brasile la capitale fu spostata da Rio de Janeiro a Brasilia, una città costruita apposta per farne capitale!
Ed è così da sempre ed ovunque. Non è che i ministeri uno li può mettere a casaccio e così come i romani hanno fondato un impero sulla centralità di Roma e dei suoi foro e senato ogni paese, persino quelli con i regimi autoritari più duri e repressivi hanno una sola città che accorpa i cosiddetti ministeri.
E invece da noi i soliti noti partoriscono idee malsane a getto continuo e se fino a qualche anno fa potevo sperare nel gesto premeditato, nella provocazione tesa a distogliere sguardi e menti dai veri obiettivi adesso sono convinto che si tratti di menti borderline: sì, sono casi clinici e patologici che sembrano normali ma che in realtà andrebbero sottoposti a TSO sempre che l'idiozia in doppio petto sia curabile, cosa di cui dubito fortemente.
E dal prato sacro di Pontida dopo aver cavalcato l'onda elettorale per le amministrative con la promessa di portare i ministeri a Milano Bossi tuona ancora (ormai la cazzata è fatta avrà pensato? Macchè, ci crede davvero!) che porterà almeno 4 ministeri a Milano: quello del lavoro in primis perché è ovvio, a Milan se sta minga a fa' i ladrun, se lavura!, poi quelli di Calderoli che così semplificherà il percorso casa-ufficio, quello di Maroni, che te lo dico a fare e infine quello di Tremonti. Già penso alla situazione tipica dell'omino oberato dalla annose pratiche burocratiche che ottenuto il timbro al Ministero X dovrà prendere il Frecciarossa e non più il 90 barrato per avere quello del Ministero Y
Ricordo bene le parole del giovane Bossi all'indomani della nascita della Lega Lombarda quando tuonava contro Roma e soprattutto contro i romani e soprattutto ancora contro i ministeriali, banda di ladroni scansafatichemangiapaneatradimento...
E ora? Mica vorrà portarseli a Milano già irrimediabilmente destinata a riempirsi di zingari, extracomunitari e barboni d'ogni genere (è la loro previsione post elezione di Pisapia). Oppure starà pensando ad una campagna di pulizia etnica come già voleva fare con maestri e professori terroni ma con cattedra al di là della linea gotica?
Che qualcuno lo fermi per favore visto che un ictus ha fatto il lavoro a metà...
E poi, se conosco un pochino i milanesi che già lamentano la presenza delle inevitabili code su tangenziali e viali periferici (a Milano la coda se non c'è la creano apposta) non ce li vedo proprio a dover combattere anche con l'ingorgo in centro tipico da ora di punta ministeriale (dalle 7 alle 17 visto che, come noto, i ministeriali son sempre in giro a cazzeggiare!).