sabato 6 settembre 2008

La maestra unica



Già, maestra, femmina, vista la stragrande maggioranza di gentildonne nel corpo docente, dagli asili alle scuole superiori (all'università no, lì domina ancora la baronia maschilista).

Credo che il caldo, eppure non torrido, dei giorni scorsi, abbia dato alla testa alla neo ministra della Pubblica Istruzione, oppure la spiegazione va trovata nella solitudine dei corridoi ministeriali post ferragosto? Fatto sta che dal palazzone di viale Trastevere la proposta da attuarsi quanto prima è venuta fuori.

Tralasciamo, per ora, le migliaia di insegnanti che perderebbero il posto, da riciclare in chissà quali sedi e competenze (ricordate la riforma che una quindicina d'anni fa costrinse a riciclarsi sul sostegno o chissà dove migliaia di insegnanti delle superiori?) ma vogliamo parlare un attimo dei bambini?

I maestri, o maestre che siano, adesso sono anche 4 per classe. Ognuno con un'area specifica di competenze: linguistico-letteraria, scientifica, artistica o altro ancora. Poi ci sono quelli della lingua straniera (tralasciamo il fatto che così com'è insegnata non serve a nulla e non conosco nessun bambino italiano in grado di mettere insieme una semplice frase!).

E' vero che il calo demografico va svuotando le classi ma è anche vero che i bambini d'oggi sono completamente diversi da quel che sono stati un tempo, me compreso, ed una sola persona non ha le competenze né la necessaria forza a sostenere il carico di lavoro e soprattuto le enormi aspettative che i bambini ripongono nei maestri entrando nella scuola elementare.

Lasciamo stare anche il fatto che molto spesso oggi i bambini arrivano alla scuola media che non sanno nemmeno leggere e far di conto (ruolo principe della scuola elementare!) ma ritengo che l'insegnante unico alle elementari sia un ripiombare con un tonfo sordo nel passato profondo degli albori di un'istruzione elementare nazionale e sovranazionale, diversificata soprattutto dalla diversificazione dei rapporti con insegnanti diversi.

E infine, poniamo il caso (frequente) di un bambino a cui quel maestro o quella maestra non vada affatto a genio! Non può neanche consolarsi sperando in un miglior rapporto con gli altri o le altre!!! Se ripenso alla suora della mia III elementare!

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