mercoledì 26 ottobre 2011

Cadaveri eccellenti


Il 30 aprile 1945 il cineoperatore Tamber si recò, con la sua cinepresa, in piazzale Loreto (MI). I corpi dei gerarchi fascisti che il giorno prima erano stati appesi alla pensilina del distributore di benzina non c'erano più. I milanesi stavano raccogliendo offerte per una colletta per le famiglie dei partigiani, trucidati proprio in piazzale Loreto, davanti ad una fotografia che mostrava i loro corpi senza vita.

Tamber cercò a lungo i corpi di Mussolini e della Petacci, e degli altri: alla fine li trovò su di una banchina bombardata della stazione centrale di Milano.
Un mucchio di cadaveri erano stati gettati per terra da qualcuno poco prima dell’alba e tra questi Benito Mussolini e Claretta Petacci uccisi a Giulino di Mezzegra (CO) la sera del 28 aprile 1945: oltre a loro altri gerarchi fascisti. La folla cresceva di minuto in minuto, sempre più aggressiva e minacciosa divenne ingovernabile: non intervennero i militari americani né riuscirono a far nulla i pochi carabinieri ed i partigiani presenti.

Chiunque fosse presente in quella piazza allora voleva contribuire infierendo sui cadaveri con calci, percosse, sputi e quant’altro fosse servito a palesare la rabbia ed il rancore inespressi nei confronti di chi da decenni era stato artefice di repressioni ed oppressioni.

Alla fine i vigili del fuoco presero l’iniziativa e decisero di appendere i cadaveri alla pensilina della stazione di servizio affinché tutti potessero vederli ed evitando al tempo stesso ulteriori devastazioni dei corpi.

La reazione incontrollata della folla inferocita e vessata, in una piazza con clima di rivoluzione, con aria da presa della Bastiglia, è quanto di più comune possa accadere dopo un periodo buio quale quello fascista ha rappresentato per la nostra nazione.

Ecco perché, contrariamente alla maggioranza delle opinioni che ho sentito in questi ultimi giorni, non mi sono affatto meravigliato e tanto meno indignato di fronte a quanto accaduto nei confronti di Gheddafi, relativamente ai suoi ultimi momenti di vita

7 commenti:

  1. Questo articolo è spudoratamente scritto da uno di sinistra. Periodo buio quello del Fascismo? E questo di adesso cos' è con la tua amata democrazia?

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  2. Non entro nel merito del come tu abbia fatto a trarre conclusioni così...radicali? Voglio solo ricordarti di attenerti ai fatti e far mente locale che le persone che hanno infierito sul cadavere di Mussolini allora e di Gheddafi più recentemente sono le stesse persone che fino a pochi giorni prima giravano con la tessera del partito in tasca e non osavano profferire dissenso. E che reazioni di così inutile ed efferata violenza sono il risultato di sopportazioni silenti poliennali.
    Ti ricordo ancora che se siamo qui a discuterne è merito proprio della democrazia, amabile o meno che sia, perché allora in Italia, od in Libia, Germania Est, Corea del Nord e chi più ne ha più ne metta, avresti avuto paura persino di tua sorella perché c'era gente che ti vendeva per niente...

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  3. Inutile lamentarsi della nostra democrazia; non bisogna dimenticare che la democrazia italiana ha le sue radici in avvenimenti aberranti come quello di piazzale Loreto e in migliaia di casi analoghi che si susseguirono, impuniti, per almeno dieci anni dopo la fine della guerra. I faziosi ed omertosi storici filocomunisti ci hanno riempito il cervello e i coglioni con l'immagine solenne dei saggi padri della costituente riuniti per gettare le basi legislative della nascente repubblica. La verita',purtroppo, e' che democrazia e repubblica italiana sono fondate sul sangue dei vinti, spesso sparso indiscriminatamente e senza criterio.

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  4. L'idiota che ha scritto questo "articolo" si dimentica del periodo importante della storia che conta 40 milioni di fascisti; poi si dimentica e della mano americana su tutta questa storia tralasciando pure le nefandezze di Badoglio e di tutta la congrega di traditori. Ha vinto la finanza ebraica quel giorno povero coglione, non l'Italia che solo pochi giorni prima era ad osannare ancora il fascismo. VOLTAGABBANNA DI MERDA!

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    1. Tu invece sei talmente intelligente da nasconderti dietro l'anonimità.
      I 40 milioni di fascisti dove li ha trovati? Hai inserito anche vecchi, bambini e, ovviamente, gli ebrei? Informarsi prima di sparare minchiate.
      In un discorso del 1936 Mussolini parla di 8 milioni di baionette e già lì s'era allargato di almeno un fattore 10.
      Al censimento del 1951, in primo in epoca repubblicana, l'Italia contava 47 milioni di abitanti.
      Ma a parte questo tutti quei fascisti, tesserati loro malgrado, come mai hanno immediatamente "perso" la tessera al 25 luglio del '43?
      E inoltre, tornando all'oggetto di questo post, cosa ci sarebbe di così tanto ignobile, il fatto che abbiano appeso per i piedi i cadaveri per difenderli dal linciaggio della folla? Il fatto che il povero nonno, come direbbe la nipote pescivendola, era tanto bbono coi nipotini e doveva essere seppellito in San Pietro? Cosa minchia c'entra la mano americana? I traditori? Mi sono attenuto a fatti storici correlandoli con la fine di Gheddafi che è poi la fine di tutti i dittatori, prima o poi cadono, mai in piedi...
      Mettici la faccia e porta dei fatti.

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    2. Però sempre anonimo resti. Quanta acredine inutile.
      Se avessi veramente letto e ti fossi attenuto ai fatti avresti notato che ho fatto soltanto da portavoce, con un paragone finale riferito a Gheddafi.
      Il servizio non è mio, è tratto dai Combat Film, le parole riportate sono quelle della voce fuori campo del giornalista (Roberto Olla) che commenta le immagini.
      Immagini che forse non hai visto perché urtano la tua sensibilità. Il servizio non parla affatto del tradimento, come lo chiami tu, ma dei fatti di Piazzale Loreto; e se è per questo ce ne sono stati altri altrettanto famosi di tradimenti, a cominciare da quello subito da Giulio Cesare, altro tiranno niente male volendo sottilizzare.
      Con ciò disabilito i commenti perché non ho tempo da perdere con menti ottuse e non posso tollerare oltre le offese gratuite che saranno opportunamente tracciate.

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  5. Dimentichi che sono l'amministratore del sito e posso decidere, in maniera del tutto arbitraria e tirannica, proprio come piace a gente come te, di toglierti la parola. Parola che ti è stata data proprio grazie a quella democrazia nata dall'abbattimento di quella dittatura. A quei tempi avresti avuto paura persino di confidare qualcosa ai tuoi parenti, tanto era il terrore di trovarsi una delazione, anonima ovviamente, tipica del tuo stile.
    Dittatura durata un ventennio appena, a confronto dei settantanni durante i quali, fortunatamente e grazie ai quali gente come te sopravvive.

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