Molte altre volte (dal passato al recente qui, qui, qui e qui) su argomenti diversi ho avuto modo di scrivere su atti nefandi del più distrastroso ministro della pubblica istruzione, o come si dice oggi, del MIUR, Ministero per l'Istruzione, l'Università e la Ricerca: Mariastella Gelmini.
Ma è come sparare sulla croce rossa. Se non le partorisce di suo gliele scrivono a dimostrazione che la signora è circondata da un'emerita massa di deficienti che non sono neanche in grado di capire il contenuto di un comunicato stampa: il famoso analfabetismo di ritorno.
L'antefatto è noto: la recente scoperta sulle proprietà dei neutrini di cui ho già scritto ed il cult diffusosi sulla rete immediatamente dopo il comunicato stampa: diffusosi direi a velocità fotonica!
Cito: "Alla costruzione del tunnel tra il CERN ed i laboratori del Gran Sasso, attraverso il quale si è svolto l'esperimento, l'Italia ha contribuito con uno stanziamento oggi stimabile intorno ai 45 milioni di euro".
E che si sia trattato proprio di una clamorosa gaffe è confermato dalla successiva nota di correzione, rilasciata poche ore dopo sempre dall'ufficio stampa del ministro, in cui con supponenza si diche che col termine tunnel ci si riferiva a quello 'etereo' atraversato dai neutrini e che quindi gli ignoranti siamo noi.
Attendiamo ansiosi i seguaci di Bendanti o di Giuliani che proclameranno che il tunnel, sotterraneo, esiste davvero e lo indicheranno come causa prima del terremoto abruzzese dell'aprile 2009.
Credo non occorra aggiungere altro.
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