sabato 17 settembre 2011

Spigolature settembrine

Berlusconi. Sto scherzando...parliamo d'altro. Sempre a sparare sulla Croce Rossa!...

Danimarca. Poco mi interessa la svolta sinistrorsa che ha portato una nuova coalizione di centro-sinistra (forzando un po' sul termine ad onor del vero) al governo nel paese di Amleto dopo un decennio di destra-centro nazionalista alquanto; né auspico un'adesione all'uso della moneta unica laddove ancora imperano le corone con complicatissimi cambi per i turisti. Ciò che mi ha colpito ancora una volta come spesso capita in quasi tutti i paese della UE tranne nel nostro è l'età della neo prima ministra! Guardetala, la giovane e bella Helle, 44 anni! Giovanissima, un fiore! Che altro dire se non sperare per i danesi e per noi tutti che nella testa di una persona così giovane vivano interessi comuni e non i soliti interessi personali che mediamente occupano le menti degli anziani...le nostre sempiterne cariatidi poi, che ve lo dico a fare?

IVA+1%. Come facilmente intuibile all'indomani dell'approvazione dell'ennesima variazione alla finanziaria 2011 che ha introdotto l'aumento dell'IVA ho tenuto da buona massaia sotto controllo i prezzi dei beni di prima necessità e gli aumenti si sono già sentiti. Come atteso l'aumento apparentemente irrisorio dell'IVA si è scaricato lungo la filiera dalla produzione, alla distribuzione ed al consumatore finale ingigantito da ritocchi vari; e così il prezzo di X è passato da y+20% non ad y+21% ma ad un y+tot%+IVA...Ora sappiamo che il nostro paese tutto sommato è ancora uno di quelli dove l'IVA ha un valore medio rispetto al 26% della Svezia o della Norvegia ma sappiamo anche che da quelle parti c'è un controllo sistematico contro le speculazioni. E soprattutto le tasse, dirette od indirette, tornano indietro in servizi. Da noi?...ça va sans dir

Uffici pubblici I. Che l'impegno del pubblico impiegato medio sia a livelli fantozziani è forse oggidì parecchio falso e leggenda metropolitana (ed allora il mitico Villaggio rappresentava in realtà anche il privato di tante aziende che non erano ancora diventate multinazionali!); ma quando vivi certe situazioni e cerchi di giustificare e comprendere, con tutta la serenità che (ancora) esiste dentro di te ritrovandoti ai livelli dello Zambia o di trenta o quarantanni fa beh, allora davvero vorresti incontrare Brunetta e stringergli la mano spingendolo a cacciarli tutti! E diamo pur loro parte della ragione pensando che tra tagli e riduzioni, tra impiegati part-time ed a contratto quei pochi addetti siano veramente oberati!

Avendo bisogno del solito pezzo di carta alla faccia della "Bassanini" ai primi di settembre ho accompagnato mia figlia all'unico centro di impiego che ha accorpato 4 o 5 circoscrizioni tra cui la XV che notoriamente è una delle più popolose di Roma; in pratica quello che era il grandissimo casino che una volta a Roma stava all'Alberone(*) lo hanno decentrato in due o tre casini che sommati insieme superano di gran lunga quell'unico di un tempo. In pratica il collocamento vero e proprio non esiste più, nessuna azienda espone più gli elenchi di offerte di lavoro, né l'ufficio pubblico chiama nessuno ma esistono ancora, emanazione di rami (secchi?) della Provincia, questi uffici periferici il cui ruolo è ormai solo quello di accogliere extra comunitari con regolare permesso di soggiorno e cercar loro di dare spiegazioni sulla complessa macchina burocratica italiana (ricordate Pieraccioni?) Altro ruolo come dichiarato dalla stessa impiegata è quello di schedare e raccogliere informazioni, quadro alquanto sinistro.
Per avere questo stramaledetto foglietto inutile un'ora e mezza di fila sotto il sole perché la direttrice aveva stabilito che per motivi di incolumità e sicurezza (di chi non s'è capito) più di venti persone alla volta nei locali non potessero entrare. E quindi con ben tre, dico tre, guardie della polizia provinciale che ho scoperto anche far altro oltre alle multe sulle statali e sulle consolari a strappare pezzetti di carte con numeretti scritti a mano, sbagliando per ben due volte la conta (numeri ripetuti o intere sequenze saltate...) tutti lì, in attesa dell'ingresso nei locali dove ci attendeva un altro foglietto, stavolta da apposita macchinetta elimina code...

I locali lo ammetto erano davvero piccoli (non sto a chiedermi il perché nonostante il numero di potenziali utenti) ma come noto una volta entrati e preso nota del tempo medio di attesa il cittadino si autoregola, esce, va al bar, magari a fare la spesa e poi torna sperando che nel frattempo la coda non abbia accelerato, ipotesi questa alquanto rara!

Qualcuno si è spazientito ed ha chiamato la polizia che ha convocato a colloquio la direttrice ed il cittadino solerte...sarà stata una perdita di tempo, siamo in Italia o siamo in Zambia? "Zambia" mi ha risposto l'impiegato addetto al rilascio dei moduli!

Uffici pubblici II. Uffici della XV circoscrizione, via Portuense. Sempre alla faccia della Bassanini mi occorre un certificato di Stato di Famiglia. E già, perché per attuare un'altra legge, la Bersani che consente il mantenimento dello stato assicurativo su qualsiasi veicolo della famiglia, l'agenzia di assicurazioni non si accontenta dell'autocertificazione! E no! Vuole la carta, semplice ma carta!

Un'ora. E' più o meno il tempo che impiegavo trentanni fa. Oggigiorno il vantaggio sta nell'elimina code che ti consente di startene fuori e non nella ressa e nell'odore di gente poco lavata (che come noto incrementa d'estate!) ed ogni tanto sbirciare il quadro. Peccato che quello dell'unico sportello per i certificati a vista avesse il display rotto e l'impiegata, già stanca nonostante fossero appena le 9 (...) chiamasse a voce i numeri...sbagliando anch'essa ovviamente. Fortuna che avevo gente autoregolamentata davanti ed un tacito accordo di avviso reciproco tra i numeri vicini al mio! Una volta c'era lo sportello unico e c'era casino, oggi c'è quello dedicato, e c'è lo stesso casino. Una volta c'erano i terminali del meccanografico e c'era casino, oggi i PC (che sempre in emulazione terminale vanno) ed è uguale...dove si sbaglia? Nell'impiegato ovviamente. Una volta giunto al mitico bancone circondato da gente di ogni dove e colore (alla faccia della privacy di cui a me poco ne cale) ho osservato la solerte signora digitare con cura ed attenzione con due sole dita le informazioni sulla tastiera dell'oscura macchina, chiedendomi conferma dei dati nonostante un mio impeccabile maiuscolo usato nel compilare il modulo! E dulcis in fundo, la ricerca del timbro di borbonica fattura da apporre sul retro; strumento condiviso con altre due impiegate, quella delle carte d'identità e quella degli atti notori.

Vigili urbani. Giorni fa avevo un po' di tempo da perdere. E così dopo aver assistito al solito slalom tra le macchine sfacciatamente parcheggiate sulle strisce pedonali di anziani, disabili e mamme con bimbi piccoli per mano od in carrozzina, ho chiamato la municipale... "Polizia di Roma Capitale" ti rispondono...come ora campeggia sulle vetturette bianco-blu. Faccio notare che ero su un trafficato incrocio di fronte ad un supermercato frequentatissimo e dotato di garage per i clienti e le strisce erano ben 5 o 6 serie discocate in vari punti, tutte occupate da macchine, tra cui alcuni abituè che abitano in zona e la mollano sempre sulle strisce.
Dopo circa soli 20 minuti di attesa arriva la vettura. Rallenta, si guardano intorno, si fermano un attimo in un punto dal quale difficilmente potevano vedere tutto per bene e soprattutto accanto ad una macchina parcheggiata sul marciapiede manco fosse uno scooter. E riparte.
???
Attendo qualche minuto e richiamo. Alle mie osservazioni documentabili fotograficamente, rispondono che "i colleghi ci hanno riferito che le strisce visibili erano libere e per quelle poco visibili, scolorite o mal tracciate, non possono intervenire...tutt'al più faranno una segnalazione all'ufficio segnaletica...". Che altro aggiungere? Ovvio che le strisce erano tutte ottimamente visibili, forse un po' sbiadite ma visibili! E quelle da loro definite nitide erano entrambe occupate da autovetture! E a me hanno fatto una multa quando lasciai la vettura in prossimità di una fermata dell'autobus...era notte e le strisce gialle non c'erano perché avevano asfaltato da poco e non avevo visto il palo della fermata (basta la sua presenza per imporre il divieto di sosta).
Nota folkloristica. Nella stessa zona c'è un bar soprannominato "doppia fila" perché perennemente frequentato da parcheggiatori della doppia fila. La strada è abbastanza trafficata ma fortunatamente in un solo senso ma quelle rare volte che qualcuno scende in direzione contraria in coincidenza magari di parecchio traffico o del passaggio dell'autobus si creano ingorghi colossali! Ogni qual volta qualcuno ha chiamato la municipale nel tempo impiegato per arrivare (quando arrivano!) tutte le vetture in doppia fila degli avventori scompaiono misteriosamente; io stesso poi ho visto almeno due volte passare la pattuglia sorpassando la doppia fila senza neanche osservarla!

L'ho già scritto io. Con gli incivili del parcheggio occorre il fai da te. Niente danni quali graffi o gomme bucate. Basterebbe sgonfiar loro un paio di gomme...peccato che ci mettono parecchio a perdere pressione sufficiente!!!

Baronia universitaria. La neo dottoressa in Scienze Filosofiche (l'altra figlia, la più grande) dopo cinque anni di università si accinge a far domande per concorsi a dottorati di ricerca con borsa di studio in varie univerisità italiane...da Milano ad Urbino, da Roma a Napoli passando per l'Aquila. Leggendo i bandi rettorali e le istruzioni per inviare domanda e documentazione mi rendo conto che gli interessi privati in atti pubblici fanno più schifo ancora di quando, giovane speranzoso come mia figlia, provavo anch'io a fare ricerca...ci sono dei cavilli e delle postille microscopiche alla Paperon de Paperoni che in un nanosecondo di catapultano dall'avere i requisiti al non averli o non essere ammessa ai test...a Urbino mia figlia non potrà partecipare perchè hanno trovato un microscopico errore formale nella domanda...roba da presentarsi con i Carabinieri lo stesso al test o da ricorso per invalidare tutte le prove. Ma a chi gioverebbe? Tutto 'sto casino per essere ammessa al test e poi vedersi bocciare d'ufficio? Ai miei tempi scambiavano i temi o sbarravano le porte, oggi si attaccano al cavillo per evitare che quei due o tre posti già assegnati agli indigeni possano essere messi in pericolo da candidature esterne. Poi dice che sono solo gli extra comunitari gli emarginati!

Per fortuna torna miss Italia e soprattutto Frizzi...

(*) per i non romani si tratta di un altissimo pino marittimo che avrà più di centocinquantanni e che ancora troneggia sulla via Appia poco dopo Piazza Re di Roma.

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