martedì 24 luglio 2012

TFA-Una gigantesca presa per il culo?

Proprio mentre il ministro del MIUR (ciò che una volta era giolittianamente definita come “Pubblica Istruzione”) tranquillizza che i soldi per avviare il nuovo anno scolastico ci sono (purché ogni studente provveda alla propria razione annua di carta igienica…) appaiono laconiche e sinistre le notizie relative ai primi risultati dei test di ammissione al TFA – Tirocinio Formativo Attivo per aspiranti docenti della scuola media e superiore, precari permettendo ma questa è un’altra storia!

Per i pigri riassumerò dicendo che si fa un concorso per esami per essere ammessi al TFA. Il concorso è molto complicato. Pagando 100 € di tassa e spendendo un bel po’ nell’alimentare il canale editoriale degli specializzati in pubblicazioni formative in parte note ed in parte nate ad hoc per questo concorso si accede alla prima preselezione, passata la quale ci sono altre prove scritte ed orali specifiche per la classe di concorso specifica per cui si partecipa (matematica, scienze, storia e filosofia ecc). Se si passano tutte si ha infine diritto di essere ammessi al tirocinio presso una qualche scuola superiore con tanto di tutor (e a sentire chi oggi insegna la cosa è molto oscura per tutti, dal preside al bidello). Ovvio che il periodo di tirocinio di un anno si paga la bellezza di 2500 €, niente male per un disoccupato; alla fine del tirocinio la sospirata “cattedra” se non altro nella provincia scelta e sempre che questa nel frattempo non sia stata abolita! E ciliegina sulla torta…frequenza obbligatoria e costante, il che vuol dire che non è possibile effettuare altri lavoretti tanto per campare…

Qui due articoli da “Il Corriere della Sera

Quiz Filosofia, solo il 3% di ammessi
Tfa, test per docenti pieni di svarioni

Giusto qualche giorno fa la mia figlia maggiore, aspirante tirocinante, imprecava in varie lingue nei confronti delle iniziative spesso decisamente inique della cosiddetta spending review asserendo che i tagli avrebbero comportato l’ennesimo concorso burla, tanta fatica, sacrifici e denaro spesi da centinaia di migliaia di aspiranti a fronte di qualche decreto annulla decreto perché tanto i fondi per pagare i neo docenti non ci saranno nonostante il turnover ed i calcoli ministeriali. Come darle torto soprattutto se pensiamo ai calcoli del Ministro del Lavoro che si è dimenticata decine di migliaia di esodati?

Già la modalità di assegnazione dei posti alle sedi universitarie da scegliere ed in cui concorrere ha scatenato polemiche relative alle iniquità nei rapporti posti/territorio che pare favorirebbero gli aspiranti candidati associati alle università piccole e molto provinciali ed ora anche le prime notizie sul tipo e sull’esito dei primi test è in odore di beffa.

Ma nel frattempo le Università a cui gli aspiranti hanno dovuto associare la propria candidatura hanno incassato un bel centone da ogni aspirante come tassa di ammissione all’esame per mettere a disposizione aule, un po’ di carta ed un computer a fare i calcoli di graduatoria. Non ci metto le spese per la commissione perché viste le domande fatte finora credo siano stati reclutati a caso ed a gratis!

Per riassumere quanto sta succedendo rimando agli articoli citati pocanzi; aggiungo solo che sembra tutto accuratamente studiato per effettuare una selezione massacro e quando ci sono esami di mezzo se c’è la volontà di bocciare non c’è ricorso che tenga, pur con esami scritti pur con metodi aritmetici inoppugnabili: non rimane che la class action operazione in questi casi piuttosto difficile da attuare perché in genere ognuno tenta di farsi gli affari suoi con tipico atteggiamento italico teso a favorire percorsi individualistici.

E quindi rendere i test fraudolentemente complicati tanto da sbarrare anche i più preparati allo scopo di ridurre al minimo l’impatto e la reazione di chi, una volta fortunosamente passato, si ritroverà con un pugno di mosche tra due anni, al termine del tirocinio, quando verrà loro detto che i precari ultradecennali, aventi diritto e priorità, hanno riempito tutti i buchi o che, peggio, di buchi non ce ne sono proprio perché nel frattempo magari sarà stata ulteriormente alzata l’età di pensionamento o per chissà quale altro oscuro motivo…

Dopo tutto la prima ideazione di questo strumento di immissione in ruolo fa parte dell’era berlusconiana e di quel genio della Gelmini…

Sembrano i concorsi a cattedre dei primi anni ‘80 della ministra Falcucci. Io ne vinsi uno, ma tanto la cattedra non c’era e dopo due anni si ricominciava tutto da capo.

martedì 10 luglio 2012

Crimi-velox

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Osservate con attenzione dove è posto questo autovelox.
Su una strada di montagna, all’uscita di una curva. E alle spalle del punto di presa della foto c’è una curva analoga e simmetrica a quella che si vede.

Siamo sulla SP 257 di Bocca Serriola, tra Apecchio e Città di Castello. La provinciale, pochissimo battuta dal traffico è meta conosciuta di tanti appassionati motociclisti.

Il limite su quella strada è di 70 km/h e devo dire che mantenere quella media su quella strada è sufficiente a divertirsi in tutta sicurezza ma va anche detto che con una moto è altrettanto facile alla minima distrazione in uscita di curva aprire appena un po’ di più il gas e trovarsi a passare a 80-90 orari davanti al registratore di cassa che i comuni mettono alla rinfusa qui e là per far soldi facili. Altro che sicurezza.

Per sapere inoltre che si sta procedendo al di sotto dei limiti su strade come quelle ci si può basare:

  • sulla maggior o minore sensazione di frescura tenendo la visiera del casco aperta ma questo dipende dalla stagione…
  • sulla pressione del vento sul corpo ma dipende molto se si hanno moto carenate, dall’altezza del parabrezza ecc…

ma bando alle provocazioni direi che l’unica dovrebbe essere quella di tenere fisso lo sguardo fisso sul tachimetro! Come dite? Andrebbe tenuto sulla strada anticipandola? Ma va? Sorriso

Mettetevi nei panni di un motociclista che esce dalla curva (nonostante tutti i cartelli che vuoi che avvisino del controllo) e che in piena faccia si trova quell’oggetto! Avete mai visto quante strisciate di gomma ci sono in prossimità di queste maledette colonnine? 

Inoltre per chi proviene da Est è il primo in piena uscita di curva che ci si trova davanti. Roba da smaltita assicurata perché pur andando tranquilli non si sa mai a che velocità si stava andando e l’istinto è sempre e comunque quello di pinzare di brutto per rallentare di botto! Per coloro i quali provengono da Ovest la cosa è ancora più subdola.

Nel tratto di strada segnalato in meno di 20 km ce ne sono una decina. Il primo ben visibile da lontano su un rettilineo e così magari lo sprovveduto centauro pensa che siano finiti ed accelera un po’…e poi di colpo un secondo, un terzo…Alla fine metti la terza e ti tieni a 40 orari così non sbagli! Triste

Passi per aver tempestato gli ingressi dei paesi e delle contrade sperdute di autovelox, ora ben segnalati e spesso giustamente posti ad evitare di falcidiare vecchiette e bambini, ma mettere questi oggetti su strada in questo modo è non solo palesemente teso a far soldi, e non a prevenire, ma anche pericolosissimo per l’incolumità di chi procede spesso tranquillamente, lungo le stesse!

Nota di folklore. Ho recentemente scoperto che adesso sulle strade di montagna, isolate che dir si voglia, si può essere multati anche dalla Forestale…

PS) con buona pace credo che tutte le colonnine poste su quel tratto di strada siano state disattivate perché dichiarate illegali o cose del genere. Mancano infatti come vedete dell’opportuno cartello di segnalazione posto proprio sopra esse e quella che ho fotografato era vuota. E allora perché non rimuoverle? Non bastano al comune che le ha poste i soldi che ha incassato quando erano attive?