Osservate con attenzione dove è posto questo autovelox.
Su una strada di montagna, all’uscita di una curva. E alle spalle del punto di presa della foto c’è una curva analoga e simmetrica a quella che si vede.
Siamo sulla SP 257 di Bocca Serriola, tra Apecchio e Città di Castello. La provinciale, pochissimo battuta dal traffico è meta conosciuta di tanti appassionati motociclisti.
Il limite su quella strada è di 70 km/h e devo dire che mantenere quella media su quella strada è sufficiente a divertirsi in tutta sicurezza ma va anche detto che con una moto è altrettanto facile alla minima distrazione in uscita di curva aprire appena un po’ di più il gas e trovarsi a passare a 80-90 orari davanti al registratore di cassa che i comuni mettono alla rinfusa qui e là per far soldi facili. Altro che sicurezza.
Per sapere inoltre che si sta procedendo al di sotto dei limiti su strade come quelle ci si può basare:
- sulla maggior o minore sensazione di frescura tenendo la visiera del casco aperta ma questo dipende dalla stagione…
- sulla pressione del vento sul corpo ma dipende molto se si hanno moto carenate, dall’altezza del parabrezza ecc…
ma bando alle provocazioni direi che l’unica dovrebbe essere quella di tenere fisso lo sguardo fisso sul tachimetro! Come dite? Andrebbe tenuto sulla strada anticipandola? Ma va?
Mettetevi nei panni di un motociclista che esce dalla curva (nonostante tutti i cartelli che vuoi che avvisino del controllo) e che in piena faccia si trova quell’oggetto! Avete mai visto quante strisciate di gomma ci sono in prossimità di queste maledette colonnine?
Inoltre per chi proviene da Est è il primo in piena uscita di curva che ci si trova davanti. Roba da smaltita assicurata perché pur andando tranquilli non si sa mai a che velocità si stava andando e l’istinto è sempre e comunque quello di pinzare di brutto per rallentare di botto! Per coloro i quali provengono da Ovest la cosa è ancora più subdola.
Nel tratto di strada segnalato in meno di 20 km ce ne sono una decina. Il primo ben visibile da lontano su un rettilineo e così magari lo sprovveduto centauro pensa che siano finiti ed accelera un po’…e poi di colpo un secondo, un terzo…Alla fine metti la terza e ti tieni a 40 orari così non sbagli!
Passi per aver tempestato gli ingressi dei paesi e delle contrade sperdute di autovelox, ora ben segnalati e spesso giustamente posti ad evitare di falcidiare vecchiette e bambini, ma mettere questi oggetti su strada in questo modo è non solo palesemente teso a far soldi, e non a prevenire, ma anche pericolosissimo per l’incolumità di chi procede spesso tranquillamente, lungo le stesse!
Nota di folklore. Ho recentemente scoperto che adesso sulle strade di montagna, isolate che dir si voglia, si può essere multati anche dalla Forestale…
PS) con buona pace credo che tutte le colonnine poste su quel tratto di strada siano state disattivate perché dichiarate illegali o cose del genere. Mancano infatti come vedete dell’opportuno cartello di segnalazione posto proprio sopra esse e quella che ho fotografato era vuota. E allora perché non rimuoverle? Non bastano al comune che le ha poste i soldi che ha incassato quando erano attive?
Quoto tutto. Aggiungo, a margine, che io, nelle zone vicine agli autovelox, di vecchiette e bambini ne ho visti ben pochi.
RispondiEliminaEppure, visto lo zelo che si impiega per la loro tutela, dovrebbero essercene a frotte e morire come mosche.