E’ un deja vu. Correva l’anno 1993, 29 aprile, e Craxi alla Camera con ostentata freddezza mentiva sapendo di mentire nel disperato tentativo di difendere se stesso, il partito ed addirittura lo Stato tutto dall’accusa di illeciti, di ruberie e di saccheggio continuato ed aggravato del denaro pubblico. Ed oggi, come se il compiere un reato in branco ne diminuisse la gravità, un Taormina giustifica ed al massimo condanna l’esser appartenuti ad un sistema marcio, non il singolo la cui coscienza non ha impedito lo scempio dell’etica e del rispetto.
E’ un deja vu. Allora il PSI massacrato convocava gli stati generali(*) ad acclamare a gran voce la questione morale, la pulizia, la cacciata delle mele marce, dei ladri. E gli altri, finti innocenti, stavano a guardare tremanti in attesa del loro turno di cui erano certi sarebbe arrivati. E oggi il PdL si stringe a coorte a difenderne l’integrità morale anziché pretendere trasparenza e chiarezza mentre contemporaneamente riempie di fuffa le teste di questi nostri ingenui concittadini.
Ma almeno qualcuno allora si indignò abbastanza da andare ad aspettarlo fuori del famoso hotel Raphael a tirargli monetine ed insultarlo. E parecchi altri si indignarono organizzando manifestazioni e sit-in di protesta davanti alla camera. Poca roba, ma meglio di niente.
Allora qualcuno si dimise, alla chetichella, si defilò nell’ombra, molti altri sparirono con la cassa restando impuniti. Oggi pochissime voci isolate, nessuna reazione popolare, nessuna manifestazione, nessun lancio di uova marce; e sono sicuro che qualcuno nell’ombra aspetta la prossima occasione per infilare gruppi deviati in qualche corteo a scatenare violenze che giustifichino lo status quo.
Oggi gli impuniti restano tali e tali sono come dicono le nonnette romane 'anvedi st’impunito! Né si vergognano al punto di avere decine di seggi parlamentari occupati da anni da persone condannate per reati di varia natura. E nessuno fa nulla di concreto.
Ma ha ragione da vendere il mio amico Jestercap che sul suo blog prende spunto da poche ed incisive parole di Michele Serra per mettere in evidenza come ancora una volta Fiorito non è causa di sé stesso ma effetto di una connivenza tutta italiana con situazioni che nascono e fioriscono (…) dalla e con l’ignoranza: l’ignoranza, l’incompetenza e l’ignavia dantesca della stragrande maggioranza dei nostri concittadini che non hanno mai letto un libro, che l’unica cultura che ricevono è quella televisiva e che persino chi legge almeno un quotidiano ogni tanto ignora che quell’informazione è controllata e manipolata tanto da relegarci parecchio in fondo nella classifica del grado di libertà di stampa.
Un paese di ignoranti, stupidi e furbetti pronti ad approfittare di un qualsiasi vantaggio personale a scapito di chiunque sia fuori della cerchia di amici e parenti in milioni di microcosmi egoisti ed isolati che pretendono di chiamare società. La gran parte degli italiani esattamente com’era fascista la (gran parte(gran parte(gran parte(…)))) fino all’aprile del 1945 salvo sparire nel nulla fin dal mese successivo.
E tutto a breve sarà di nuovo dimenticato…beata ignoranza diceva qualcuno sapendo che così avrebbe aumentato il controllo.
Oggi è il 20 settembre. 142 anni fa i Bersaglieri entravano a Roma e inserivano l’ultimo tassello mancante alla volontà di unire l’Italia partita così tanto tempo prima. “Ah Garibaldi che hai fatto!” diceva Totò…ed oggi come allora c’era poco da ridere.
(*) l’ho sentito dire oggi da una giornalista de LA7. Ho subito pensato a quel lontanissimo 1789 ed a quello che successe poco dopo…Magari!