domenica 27 novembre 2011

Intelligente e pigro

Qualche anno fa ho letto con grande interesse "Hammerstein o de l'ostinazione" di Hans Magnus Enzensberger. Lo scrittore tedesco riesce ottimamente a far capire che in Germania, tra la fine delle Repubblica di Weimar e quella della seconda guerra mondiale c'erano, pochi ma buoni come si dice, anche gli oppositori al nazismo (da von Hammerstein presero il via gli eventi che portarono all'attentato del 20 luglio del 1944).

Mi ha molto colpito una sua citazione. Von Hammerstein era considerato tutto sommato un pigro. Quando un giorno gli chiesero come valutasse i suoi ufficiali così rispose:

"Li divido in quattro tipi. Ci sono ufficiali intelligenti, laboriosi, stupidi e pigri. Il più delle volte due di queste caratteristiche coincidono. Se sono intelligenti e laboriosi, devono entrare nello stato maggiore generale. Poi ci sono gli stupidi e pigri che costituiscono il 90 percento di ogni esercito e sono adatti per compiti di routine. Chi è intelligente ed insieme pigro si qualifica per gli incarichi di comando più elevati, perché dispone della chiarezza mentale e della stabilità emotiva per prendere decisioni difficili. Bisogna guardarsi da chi è stupido e laborioso e non affidargli responsabilità perché combinerà solo disastri."

Insomma il raro dono di comprendere le situazioni in modo semplice ed istantaneo ed esprimere i penseri con frasi orali o scritte sintetiche va benissimo d'accordo con quella pigrizia che ci fa provare un senso di compassione verso tutta quell'operosità affannata ed uno di avversione verso la minuteria. Peccato che come la maggioranza degli ufficiali di ogni esercito sia stupido e pigro in giro ci sia una maggioranza di stupidi e pigri.

PS) scommetto che ognuno di voi si starà chiedendo chi delle vostre conoscenze appartiene a quella categoria. Presuntuosi! Ma allora quella famosa maggioranza?

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