Di fronte a certe notizie non riuscirò mai a comprendere la logica che c’è dietro l’atteggiamento di determinati stati e relativi governi che dovrebbero stare dalla parte dei buoni nei confronti dei cattivi.
A quanto pare in Siria avrebbero usato armi chimiche sull’inerte popolazione civile con un bilancio, solo stavolta, di oltre 1000 morti.
Armi chimiche? Chi osa gridano il presidente ONU da un lato e Barack dall’altro? Si tratta di crimine contro l’umanità con gravi conseguenza dicono e se la cosa sarà confermata insomma qualcosa dovremo fare…aggiungono. E la comunità internazionale si mobilita e il papa di certo si appellerà a quest’ultima. Bugia! Menzogna! Propaganda! Ribattono Assad e la Russia che tutto sommato anche caduto il muro protegge le aree di influenza con la stessa determinazione dei tempi di Breznev o Krusciov!
E con buona pace di Luttwak ricordo che furono gli strateghi della Wehrmacht nella seconda guerra mondiale a capire che i civili potevano essere usati come fossero essi stessi un'arma ulteriore. Nelle loro rapide avanzate creavano orde di sfollati che spingevano appositamente in direzione delle truppe avversarie a contrastarne il percorso. Ed almeno fino alla guerra scatenata dall'Unione Sovietica con l'invasione dell'Afghanistan i civili sono sempre stati dimenticati e lasciati al loro destino.
Cosa cambia per questi signori se quanto accade in Siria oggi ai civili dipenda da armi chimiche piuttosto che da un intenso cannoneggiamento d’artiglieria su un quartiere a caso?
Mi rendo conto di quanto qualsiasi intervento esterno in quella zona del mondo sia estremamente delicato ma allora perché non molti anni fa ONU e NATO decisero di intervenire in massa bombardando Belgrado a fronte del timore che i serbi facessero strage dei kossovari (con gas nervini, mortai da 120 mm od a mani nude poco importa): e questo è solo uno delle decine di esempi fattibili.
Ancora una volta non c’è interesse affinché ci sia la giusta determinazione ad intervenire; non c’è volontà per timore di infastidire gli antagonisti di sempre e soprattutto non c’è motivo per interessarsi veramente se non obtorto collo.
E intanto i civili muoiono ed i profughi sono milioni ammassati nei campi là intorno. E non sono forse come morti le migliaia che arrivano da giorni quotidianamente sulle nostre coste? Non è forse morte quella civile di chi è costretto a lasciare tutto per fuggire dalla guerra?
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