sabato 3 agosto 2013

Niente monetine

L’aspetto più grottesco e drammaticamente indicativo dello stato generale di degrado politico del nostro paese che ho colto in tutta questa storia della condanna a Berlusconi è come hanno reagito i suoi per non parlare della generale indifferenza. Reazione annunciata dall’appoggio continuo a quest’uomo che esercita pesantemente il culto della personalità ed un vanitoso carisma nonostante tutto quel che è ormai provato abbia fatto: da perfetto sconosciuto uomo d’affari sull’orlo del fallimento ad osannato leader politico con una vita di malaffare e malcostume alle spalle.

La reazione è assimilabile a quella dei sostenitori di un dissidente di un qualsiasi regime totalitario alla notizia del suo arresto o dell’esilio se non addirittura l’eliminazione fisica; ovviamente la differenza fondamentale è che se così fosse questa opposizione politica sarebbe tacitata dal regime mentre ovviamente la nostra democrazia consente loro di esprimere solidarietà al capo ingiustamente condannato.

Questo paradosso del sostegno ai tanti Cetto Laqualunque a fronte di una condanna penale (al terzo grado di giudizio!) mi lascia sgomento ma non sorpreso.

E’ a Berlusconi che i deputati ed i senatori PdL hanno rimesso le loro potenziali dimissioni non al governo, agli elettori e tanto meno agli italiani! La standing ovation, il mite Bondi che parla con toni che evocano la guerra civile e la patetica quanto giuridicamente improbabile richiesta di grazia!

E l’altra sera davanti a Palazzo Grazioli non una voce fuori dal coro, non un dissenso ma solo applausi e lacrime.

Il confine sul quale al massimo i pidiellini si dividono non è se liberarsi -in una sorta di Gran Consiglio del 25 luglio- del libertino e disonesto capoccia che rischia di trascinare tutti a fondo ma se continuare o meno a sostenere il governo Letta visto che il padrone dell’azienda PdL avrà (o meglio dovrebbe avere) la bocca politicamente cucita.

Auspico la caduta del governo perché sarà dimostrato che Berlusconi e C continueranno a prendere voti, ed anche parecchi.

Che sia stato condannato ora, che sarà condannato da qui al 2016 in almeno altri tre dei processi a suo carico non frega niente a nessuno, nemmeno agli elettori di sinistra.

Almeno 20 anni fa qualche monetina volò anche se forse oggi, con quel che pesano i 5 centesimi non ci sarebbe stato gusto.

A coloro i quali allora erano troppo giovani consiglio vivamente di vedere questi tre minuti di video…credo siano emblematici.

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