domenica 21 luglio 2013

Panta rei un par di palle…

off-is-the-general-direction-i-wish-you-to-fuckMentre fuori imperversa uno di quei temporali estivi che ormai da che questa del 2013 è iniziata imperversano su base quotidiana (la posizione orbitale è decisamente estiva per il nostro emisfero) mi rendo conto che è passata una vita da che ho tentato di scrivere qualcosa.

Certo gli argomenti non mancano e forse è soprattutto la voglia a latitare complice una cronica carenza di tempo.

 

Il mio cervello reagisce piuttosto male al multithread in genere con buona pace di mia moglie e delle donne in genere che ci ricordano sempre come noi maschietti si sia piuttosto incapaci di far più d’una cosa insieme. Vero.

Ma il mio organismo si difende rimuovendo alla radice l’origine del problema: me ne dimentico tanto che ormai giro con i pizzini in tasca come Provenzano; altro che tecnologia da smartphone, tablet e roba del genere.

Almeno dal punto di vista meteorologico potremo ricordare questi primi due mesi d’estate come i più piovosi e burrascosi degli ultimi decenni. Qualcosa di diverso.

Tanto per iniziare con qualcosa che si riflette pesantemente sul quotidiano e sul lavoro sto seriamente iniziando a soffrire di dover confrontarmi quasi quotidianamente con le nuove generazioni che ormai trentenni e quarantenni cresciuti in pieno delirio di onnipotenza berlusconiano occupano posizioni che hanno a che fare con i miei rapporti di lavoro. E non mi riferisco ai clienti che nel mio caso molto raramente hanno ragione ma anche ai colleghi…giovani account rampanti nei confronti dei quali gli yuppies erano seminaristi francescani. Ormai da parecchio non siamo più di fronte al famoso la persona giusta al posto giusto ma molto semplicemente se qualcuno occupa quel posto e fa qualcosa è solo perché ha fatto dei favori e ne deve altrettanti. A Roma poi l’aggravante è che in questa nostra indolente città il clima è definitivamente ed irrimediabilmente cortigiano…in senso ampio s’intende e non necessariamente puttanesco. Non si lavora più per qualcosa ma per qualcuno e dato che mediamente questo qualcuno è un colossale stronzo figlio di puttana il lavoro ne risente su tutta la linea.

Politicamente di burrasca se ne fa tanta ma è tutto fumo negli occhi, le famose armi di distrazione di massa di berlusconiana memoria. L’anno scorso avevamo un governo che nessuno voleva e che nessuno aveva votato e quest’anno idem. Più che di condizione eraclitea dovremmo ancora parlare di condizione eraclitoridea così come ne avrebbero parlato i medici d’età vittoriana, isteria e delirio.

Con l’aggravante che mentre da ogni parte si succedono senza sosta richieste di intervento concreto, di provvedimenti rapidi e soprattutto di proposte sensate il governo si preoccupa di mantenere l’intesa di questa strana accozzaglia di idee, dei processi a Berlusconi e delle conseguenze politiche, delle scuse ufficiali presentate dopo frasi offensive a sfondo maschilista, sessista e razzista ora all’indirizzo dell’una ora dell’altra (almeno il tipo di SEL lo hanno buttato fuori subito).

Le notizie di speranze di trovare un lavoro per le figlie che tanto hanno investito ed investono in studio e preparazione sono inesistenti e come me posso immaginare lo stato d’animo di tanti genitori che, a differenza di Brunetta che ancora insiste con la storia dei mercati generali, sanno che dovranno ancora ospitare i figli per parecchio mentre leggono nei loro occhi lo sgomento nel sapere che i giornali scrivono che dopo tutto è meglio cercarsi un lavoro non appena diplomati, tanto lo studio, non paga…

Chissà se, come privato cittadino, scusandomi in anticipo potrò apostrofarne qualcuno a modo mio?

Se un povero cristo che sbarca il lunario dipingendo croste a Venezia viene buttato nel canale ed un senegalese spaventato a morte si getta in acqua e affoga che speranza ho io di cavarmela andando a prenderne di petto qualcuno a caso, anche solo verbalmente?

Nessuna. E allora continuo a mugugnare nell’ombra di tutto questo che stranamente non appartiene alle cose che dimentico.

E fuori ha ripreso a tuonare…niente passeggiata e gelatino borghesi…

Tutto sommato non sono cambiato neanch’io.
Stufo ed incazzato ero e tale rimango.
Anche questa è crescita zero.

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