La Pianura Padana, detta anche Val Padana, ad indicare quel vastissimo territorio che si estende dal Piemonte al Triveneto senza soluzione di continuità, laddove se si salta in alto si riesce a vedere per decine di chilometri d'intorno senza che vi sia cima che ostacoli la vista, nebbia permettendo, proprio quella stessa nebbia che laconicamente i bollettini meteo della radio d'un tempo, quella di prima delle prime radio libere annunciava mestamente praticamente da gennaio a dicembre, in analoga mancanza di soluzione di continuità...nebbia in val Panana.
Quel territorio, nato dall'accumulo alluvionale che per milioni di anni è stato generato dal Po e dai suoi affluenti, nel bacino idrografico più grande d'Italia, è ormai invece tristemente noto per ben altre cose, ovvero per la presenza di un movimento politico noto col nome di Lega Nord, unica realtà politica nel panorama nazionale dotata di un serio programma che sta rispettando tappa dopo tappa, nonostante avversità elettorali ed un paio di ictus e soprattutto grazie alla complicità di personaggi quali il nostro ormai mitico Silvio B che farebbero di tutto per non perdere il consenso di Bossi e C grazie al quale possono continuare a fare e disfare a loro piacimento.
Il diverso attributo usato nel mio titolo serve proprio a distinguere il padano generico, padanus umilis, inteso come abitante della zona d'Italia ben nota dal padano inteso come leghista, padanus bossiensis, che pur rappresentando ahimé la maggioranza di quelle regioni non è, fortunatamente, l'unico tipo. Dopo tutto anche nella germania hitleriana e nazista qualche voce fuori dal coro c'era! La differenza è sottile comunque vista la tendenza che ha l'umilis nel trasformarsi rapidamente nell'altro tipo con notevole incremento del tasso di imbecillità. E si trovano parecchi bossiensis persino tra non autoctoni e soprattutto, udite udite, tra emigrati con valigia di cartone legata con lo spago e discendenti diretti che oggidì inneggiano ai miraggi separatisti ed indipendentisti, nonché federalisti.
E capita così che ogni tanto da queste parti, dalle parti della vessata Roma anche se non così indenne da malesseri e malaffari di varia natura, ci si incazzi un po' a sentirsi continuamente nell'occhio del ciclone ed usati come capri espiatori delle disgrazie nazionali. E se ad incazzarsi è gente quale quella del PdR (Popolo di Roma), movimento di estrema destra, nato non da molto sulle ceneri di non si sa bene quale altro mucchio di letame scarto della politica e con sede legale in Sardegna (in Sardegna? neanche cominciano e si sono già automandati al confino?) è facile svegliarsi una mattina e trovare Roma tappezzata di manifesti come questo con ignoti costi dell'operazione. E così tra l'altro ieri notte e ieri i muri di Roma, soprattutto al centro, erano coperti di queste esortazioni che tradotte in vernacolo moderno suonerebbero in un "ma che c***o stai a di'? ma che te stai a 'nventa'?" seguito ovviamente da un roboante "ma vattene af*****" all'indirizzo del padanus bossiensis, quello imbecille ca va sans dir.
Peccato che così come quest'ultimo incappa nell'error di far di tutta un'erba un fascio così costoro, quelli del PdR, vengono accumunati facilmente col civus romanus DOC e DOP. Ma è difficile in situazioni di emergenza distinguere e le manganellate, ancorché figurative piovono a destra e manca senza distinzione di sorta.
E così anche il sottoscritto, una volta tanto, pur di estrazione e cultura completamente diversa ed ideologicamente opposta a questi tipi del Pdr, per una volta può dire senza tema d'esser smentito: SONO D'ACCORDO! TACI PADANO o meglio taci IMBECILLE senza però cadere nell'equivoco linguistico metafisico che vorrebbe che "i leghisti sono imbecilli, i leghisti sono padani, i padani sono imbecilli" e invece rafforzando con "gli imbecilli non hanno nazionalità, gli imbecilli non hanno titolo a parlare, si mettano a tacere gli imbecilli che lo fanno".
E c'è ancora qualcuno che sostiene che Giulio Cesare non avesse avuto ragione nell'imporre la pace e metter fine alle guerre fratricide e civili a suon di bastonate!