domenica 4 luglio 2010

E gatto fu

Schizzo è con noi da poco più di un mese ed è ormai parte integrante della nostra vita quotidiana. Ho sempre avuto l'indole un po' gattara nel senso che mi sono sempre piaciuti i gatti considerando i cani altrettanto splendidi come animali domestici ma molto più impegnativo. Da ragazzo per un po' un gattino ha anche circolato a casa mia, un trovatello raccolto da mio padre che, di contro, ha sempre vissuto con gatti in casa fin quando si sposò.
Ma da qui a pensare di averne uno un giorno ce ne corre. Ho sempre ritenuto molto impegnativo l'accudire un qualsiasi animale domestico ed ho comunque ceduto di buon grado al pollice zoologico di mia moglie (che prima di sposarsi ha avuto un paio di cani, di cui l'ultima vissuta quasi 17 anni). E così in casa mia hanno girato tartarughine e pesci rossi (poco e piuttosto inutili direi), bengalini con i quali si iniziò con una coppia...molto prolifica ed arrivammo ad averne una decina (!) con uno che è vissuto quasi 10 anni!!! E, come non citare Nana, un bellissimo coniglio (anzi coniglia) che ha oggi 8 anni e mezzo, una vera centenaria in termini di anni umani!

Ma con Schizzo, questo è il nome deciso di comune accordo, è stato amore a prima vista. Accompagnando mia moglie, evento per me rarissimo, da veterinario per una visita di controllo a Nana, era lì, un fagottino di 20 cm, 40 giorni di età, in cerca di casa come ci dissero subito, a titolo assolutamente gratuito. Nato da una cucciolata di randagi e che una associazione aveva appunto affidato a vari studi veterinari per cercare di dar loro casa. Da solo in quella gabbia enorme mi colpì subito la vivacità tipica dei cuccioli ma con un qualcosa in più e soprattutto l'estrema socievolezza dimostratami non appena mi avvicinai alla gabbia per dargli una grattatina sulla testa. E questa estrema socievolezza è stata confermata fin dal primo giorno espressa con tutti coloro i quali gli dimostrano attenzione ed affetto.

Tornato a casa, ma inconsciamente la decisione era presa, sapendo comunque l'impegno occorrente pur considerano la notevole autonomia dei gatti, ho raccontato l'episodio alla più piccola delle mie due figlie, che definire gattara è poco, innamoratissima di questi fantastici felini fin dalla più tenera età. Lei, la furba, facendo leva sulla mia già malcelata predisposizione ne ha approfittato e non appena ha capito che il mio era un alla domanda che mi faceva da anni (papà prendiamo un gatto?) è scoppiata a piangere di gioia, ha telefonato al ragazzo, ha iniziato a scalpitare per andare subito. Anche la grande, nonostante qualche iniziale diffidenza, si vedeva che ne era entusiasta.

Erano già quasi le 14 di sabato e sapendo che lo studio veterinario lavora fino alle 17 anche in questo giorno mia moglie ha telefonato per prendere accordi per il lunedì successivo ma noi tutti, soprattutto il sottoscritto, abbiamo fatto in modo di poter andarci subito e così, meno di un'ora dopo il gatto era a casa nostra!
Tutti quelli che l'hanno visto, compreso mia figlia che non m'ha quasi neanche dato il tempo di parcheggiare precipitandosi nello studio, hanno avuto fin da subito la mia impressione: questo schizzetto di tigrato europeo tipico, con quel musetto e la dolcezza che solo un cucciolo sa esprimere, ha conquistato tutti. E persino mia moglie, diffidente con i gatti (pur amando tutti gli animali) fin da piccola per qualche graffio di troppo subito, è stata conquistata nonostante il timore di convivenza col coniglio.
Ora mentre scrivo è qui che dorme beato dietro il portatile, proprio dove esce l'aria calda dalla ventola di raffreddamento perché come noto i gatti, con la loro temperatura basale di 38/39 gradi, difficilmente li si vede a...prendere il fresco nonostante l'afa di questi giorni.

Cresce a vista d'occhio, adesso è lungo il doppio e pesa un chiletto abbondante ma è ovviamente sempre giocherellone e preda di quegli attacchi di euforia che solo i gatti possono avere: mia nonna, da buona siciliana, diceva ci venne u trippu...il "trippo" dei gatti. La mattina per esempio, quando in posizione di agguato pronto a spiccare il balzo assalta qualsiasi movimento sotto le lenzuola! Ovviamente si comporta da gatto, ovvero fa solo quel che vuole fare di sua iniziativa, dopo tutto, qualcuno di voi ha mai visto un gatto al circo?
E i giochi che fa con un nonnulla. I gatti sono gli unici animali che riescono ad inventare i giochi proprio come i nostri bambini. Se lo vedete saltare in aria contro qualcosa che non esiste è perché il gatto in quel momento ha voluto attaccare un suo immaginario bersaglio...
Ma l'affetto che esprime, col suo istinto felino, è sorprendente, come quando si attacca al corpo iniziando a ronfare come un treno, giocherellando con le zampette con il naso o la bocca del destinatario delle coccole date e ricevute, leccando con quella lingua rasposa qualsiasi cosa trovi a portata di muso o spingendo ritmicamente con le zampette sulla pelle a mimare l'impasto del pane (gesto che fanno con la mamma per spremere le mammelle e far uscire più latte e che comunque esprime benessere).

Benvenuto in famiglia Schizzo!

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