domenica 30 dicembre 2012
martedì 25 dicembre 2012
Costituzionale
Ho visto ed ascoltato, devo dire con piacere, l’esegesi dei principi fondamentali della “Costituzione della Repubblica Italiana” che il grande Roberto Benigni ha tenuto il 17 scorso su Rai Uno.
A parte la libertà di pensiero e di opinione che mi consente qui ed ora, pur riconoscendo che non è affatto poco, per il resto non vedo nessuno di quei primi articoli che in circa 70 anni abbia poi avuto applicazione e seguito pratici se non in linea di principio.
Più lo ascoltavo tenendo sotto mano gli articoli stessi più mi rendevo conto di quanto quei 18 mesi di immane lavoro che quei 50 padri costituenti fecero per lasciarci in eredità quel documento non ha dato i frutti sperati soprattutto se comparati a quest’ultimo ventennio.
Hai voglia a ricordarci che se non ci occupiamo di politica questa comunque si occuperà di noi (J.F Kennedy) o che l’interesse per la politica o quanto meno per gli uomini politici che scegliamo a rappresentarci è l’essenza stessa del nostro essere cittadini parte integrata e motore della società; ma non basta più a darmi la spinta e le motivazioni giuste per continuare a crederlo.
Andare a testa alta, essere orgoglioso di appartenere ad un popolo che ha avuto uomini politici di quel calibro e che hanno scritto quelle parole tra i primi al mondo ci ricorda Benigni: ma anche questo è purtroppo rimasto soltanto una linea di principio appunto.
Non starò a riportarne gli articoli che ognuno di voi ricorderà dalla poche e scarne lezioni di Educazione Civica (per chi l’ha avuta tra le materie) o che potrà ripercorrere dal collegamento che ho qui stesso messo.
Ma quanto leggo all’articolo 1 ed al suo collegato articolo 4 ripenso alle condizioni che per decenni hanno afflitto determinate regioni del nostro paese, alla drammatica situazione dei giovani oggi e penso per confronto a quanto un piccolo ma efficiente paese come l’Olanda fa nei confronti di tutti coloro i quali pur volendolo non riescono a lavorare o nei confronti dei giovani.
L’articolo 3 mi porta immediatamente a pensare a tutti quei cittadini che per decenni sono stati diversi di fronte alla legge attraversando non solo impuniti ma addirittura neanche indagati il limite imposto non già dalla legislazione ma addirittura dalla costituzione.
Gli articoli 8 e 9 bellissimi nella forma e nei principi sono tuttora inattuati nella pratica tanto che le confessioni religiose, a cominciare dalla cattolica continuamente interferiscono nella laicità e nell’indipendenza dello stato e la libertà di espressione del proprio credo è affogata nella attuazione pratica della religione cattolica come religione di stato già appartenuta allo statuto albertino.
L’articolo 9? La tutela del paesaggio come creazione di Parchi Nazionali apprezzabilissima ma inutile se non accompagnata dalla formazione ambientale che ogni singolo cittadino dovrebbe avere. La promulgazione della ricerca seguita nella pratica da milioni di deroghe che in definitiva hanno negato i necessari fondi a scuole ed università fino allo svilimento totale della fuga delle menti migliori all’estero?
Il ripudio della guerra come mezzo generale ma anche di risoluzione delle controversie internazionali in contrasto con la partecipazione a quando da decenni chiamano peace keeping al seguito dello “sceriffo” USA: una negazione dell’articolo 11. E sulla stessa lunghezza d’onda la proposta di tagliare 100 milioni di euro l’anno di spese per la difesa con le recenti manovre di spending review. Provvedimento bocciato all’ultimo minuto.
E persino il commovente quasi infantile articolo 12 che mette per iscritto quanto anche i bambini sanno: la bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni.
Quante volte in questi ultimi decenni questa cosa è stata dimenticata, denigrata e vilipesa senza che nessuno abbia osato prendere provvedimenti? Quante volte abbiamo visto persone che sono state elette da cittadini a loro rappresentanti politici, politici che hanno ricoperto il ruolo di ministri della repubblica e quindi ministri di tutti gli italiani rinnegare quel tricolore?
E approfondendo le altre sezioni c’è spunto per altre riflessioni negative. Troppe.
domenica 16 dicembre 2012
L’infanzia di Gesù ed altre amenità
«Le streghe hanno un organo in più rispetto agli esseri umani, un organo che somiglia ad un animale e vola via di notte, rovinando i raccolti o avvelenando il sangue. Le streghe a volte si danno a grandi banchetti durante i quali divorano le loro vittime e progettano future offensive. Molti Fang sostengono che un amico di un amico ha visto con i suoi occhi le streghe volare la notte sopra il villaggio o sedersi su foglie di banano e lanciare dardi magici contro vittime ignare.»
Ovviamente ognuno di voi cittadini tecnologici del XXI secolo che usate Internet, avrà definito quanto fermamente credono i Fang del Camerun, come un mucchio di sciocchezze! Eppure non è disposto a fare lo stesso in altri casi o quanto meno a porsi delle domande. E ciò, ancora più grave, non tanto per cecità intellettuale dovuta a credenze dogmatiche, quanto perché convinto in cuor suo che la propria religione -che è una credenza qualsiasi a cui si è dato un altro nome- sia l’unica, la migliore, l’indiscutibile. Amen.
Si avvicina Natale e con un’operazione di marketing fenomenale pochi giorni fa il Vaticano ha pubblicato l’ultima fatica teologica del più grande teologo di Gesù dei nostri tempi: proprio lui, Joseph Ratzinger, che ci racconta, interpretandolo dalle sacre (e quindi indiscutibili) scritture di Matteo e Luca «in dialogo con gli esegeti di passato e presente» (…) l’infanzia di Gesù. Giusto in tempo per il presepe, il bue e l’asinello! Lascio a questa pagina ufficiale altre considerazioni ed alcuni preziosissimi estratti! Le librerie di tutto il mondo in questi giorni lo espongono copiosamente in bella mostra nelle vetrine. Quale momento migliore?
Ancora della serie noi e loro le fonti storiche non cristiane sulla possibilità che sia esistito un personaggio di nome Gesù sono estremamente rare, frammentarie e contraddittorie e per lo più fanno riferimento ai cristiani in senso generale, alle loro opinioni ed al loro opporsi alle leggi romane imposte nelle province orientali. Il fatto che per dimostrare l’esistenza vengano citati i vangeli, rigorosamente solo quelli ufficiali ed artificiosamente scelti parecchio tempo dopo la loro redazione, palesemente contradditori l’un l’altro e pieni di falsità ovviamente non conta. Le scritture sono sacre e quindi indiscutibili.
E’ mai possibile che uno storico romano di grande levatura come Tacito che nei suoi “Annales” ha raccontato con minuzia di dettagli eventi che avvenivano nelle più remote delle province dell’impero romano si sia poi perso i fatti che riguardavano una figura quale quella di Gesù? Un uomo che da zero avrebbe messo su, usando terminologie moderne, un movimento d’opinione di tal genere e non solo, in grado di opporsi in contraddittorio con i potenti del suo tempo, provocare ribellioni anche violente e addirittura resuscitare i morti, moltiplicare pane e pesci e via discorrendo? Tacito si limita a citare il cristianesimo come una pericolosa superstizione e si riferisce ad una figura di messia (tradotto in greco come Cristò) come leader carismatico di tale movimento.
La religione non è criticabile, il metodo scientifico non deve essere applicato all’ambito religioso, la scienza non deve pestare i piedi alla teologia (salvo consentire ogni istante e per ogni occasione anche non scientifica che accada il contrario). Ma perché gli scienziati dovrebbero rispettosamente allontanarsi in punta di piedi dal trattare la religione con lo stesso spirito critico che ad esempio ha consentito e consente loro di scoprire nuovi farmaci per curare malattie un tempo incurabili?
Basta associarsi ad una qualsiasi processione –impressionante e seducente- in una qualsiasi paesino, meglio se italiano e meridionale, per subire un vero e proprio assalto ai sensi che ci chiede di non pensare, non dubitare, non investigare ed il paradosso è che se si riesce a restare fedeli alla credenza anche contro qualsiasi evidenza reale il nostro virtuosismo sarà eccelso! Per non parlare dei meccanismi di auto rinforzo psicologico che le enormi folle di Lordes, Loreto o Fatima sono in grado di scatenare fino al punto di vedere miracoli che ahimé nessuna telecamera ha visto (esperimenti recenti a Medjugore)!
E’ tempo che noi, i razionali, dicano “basta! questo è troppo!”. La religione e la fede scoraggiano l’indipendenza del pensiero, annegano lo spirito di ricerca tipico dell’essere umano in una sorta di pigrizia intellettuale che porta a non porsi domande nella maggioranza di loro.
Adesso, se siete arrivati fin qui (sono convinto che la maggioranza sia fuggita inorridita senza andare oltre i primi due paragrafi) ripensate al mito delle streghe dei Fang del Camerun e leggete quanto segue(*).
- In un’epoca lontana, un uomo nacque da una madre vergine senza che un padre biologico vi avesse avuto parte.
- L’uomo senza padre disse: “Risorgi" al suo amico Lazzaro che era morto da vari giorni e già puzzava, e Lazzaro prontamente resuscitò.
- L’uomo senza padre prontamente risorse a sua volta dopo essere morto ed essere rimasto nel sepolcro per tre giorni.
- Quaranta giorni dopo, l’uomo senza padre salì su un colle e ascese al cielo.
- Se pensiamo a qualcosa, l’uomo senza padre e suo “padre” (che è sempre lui) leggono i nostri pensieri e possono influenzarli. Egli è in grado di udire nello stesso momento i pensieri dell’intera popolazione mondiale.
- Se compiamo un’azione buona o un’azione malvagia, l’uomo senza padre ci vede anche se noi non vediamo intorno nessuno. Possiamo essere premiati o puniti di conseguenza, anche dopo la morte,
- La madre vergine dell’uomo senza padre non è mai morta, ma è stata “assunta” in cielo.
- Se benedetti da un prete (che deve avere i testicoli), il pane ed il vino “diventano” il corpo e il sangue dell’uomo senza padre.
Natale è vicino e ricorda che si celebra la venuta di un innocente premeditatamente mandato a morire da suo padre per riscattare i peccati (quello originale di Adamo in primis) dell’umanità passati e futuri indipendentemente dal fatto che si vogliano compiere o meno. Mandato a morire e per inciso condannando al deicidio generazioni future di ebrei che con quella scusa sono state condannate per secoli ad isolamento, persecuzioni e massacri.
Chi cercava di impressionare Dio? Forse se stesso: in questa storia è contemporaneamente giudice, giuria e vittima sacrificale. E visto che tra l’altro Adamo non è mai nemmeno esistito (gli stessi preti lo precisano) il tutto assume valore simbolico, molto imbarazzante. Strano che questa cosa sia sfuggita alla onniscienza di questo dio. Quindi per impressionare se stesso, Gesù si è fatto torturare ed uccidere, cioè punire per via vicaria per un peccato simbolico commesso da un individuo mai esistito?
E non è altrettanto ridicolo, folle e privo di senso della storia delle streghe Fang?
E’ difficile trasmettere ironia in quanto ho riportato ma personalmente sorrido all’ingenuità delle loro menti.
Buon natale! Festeggiamo il solstizio d’inverno da dove i cristiani hanno mutuato le date per il loro natale e lo festeggiamo forse per aderire all’antica saggezza contadina che dice “sotto la neve il pane”. Ma non per altro.
(*) Richard Dawkins
Nota. Il riferimento alla religione cattolica è tale solo perché mi riguarda da vicino. Tutte le religioni sono così. Si passano miti e credenze di bocca in bocca, di padre in figlio o vengono imposte d’autorità senza nessuna prova a corredo. E quanto più antica è la storia che viene raccontata tanto maggiore è il valore di verità che gli viene assegnato. Strano ma solo casuale che non si creda negli dei citati da Omero nell’Iliade o nell’Odissea molto più antichi che la Bibbia od il Corano!
venerdì 14 dicembre 2012
Zeitgeist
«I tentativi di rendere il matrimonio fra un uomo e una donna ‘giuridicamente equivalenti’ a forme radicalmente diverse di unione sono un'offesa contro la verità della persona umana ed una ferita grave inflitta alla giustizia ed alla pace»
Joseph Ratzinger, in arte Benedetto XVI, papa. Oggi(*).
E mi viene subito in mente, a fare un paio di cazzate stratosferiche, quest’altra illuminata dichiarazione fatta da una vecchietta curva e paracula vestita di bianco e azzurro (…).
«L’aborto è la più grave minaccia alla pace che possa esistere»
Anjeza Gonxha Bojaxhiu, in arte Madre Teresa di Calcutta(**) e santificanda. Tanto tempo fa.
Lo stesso Ratzinger oggi ha inoltre precisato che «la vera pace è dono di Dio ed opera dell’uomo». Nel caso manchi la pace ovviamente lo stesso Dio di prima non c’entra una mazza…
Fortunatamente siamo in uno stato (teoricamente) fortemente laico perché sono piuttosto convinto che se il nostro fosse invece uno di quei paesi confessionali, vivamente presenti ovunque ancora oggi e soprattutto nei paesi arabi, il papa avrebbe da un pezzo riaperto le prigioni per riempirle di omosessuali.
Indipendentemente dal comportamento assolutamente privato che questi hanno tutto il diritto di mantenere in fatto di abitudini sessuali mi chiedo ragionevolmente cosa c’entri il riconoscimento giuridico delle unioni tra omosessuali con la stabilità della pace e sinceramente non capisco quel riferimento alla verità della persona umana, argomento parapsicologico…che minchia è la verità della persona umana? Sarà lo stesso tipo di verità applicato alla trinità con cui condivide una rima?
Non si rende conto il papa che con dichiarazioni del genere può indirettamente scatenare reazioni omofobe e sessiste? Non si rende conto che parecchi ci credono e faranno di tutto per indottrinare i loro figli in tal senso? Non si rende conto che parla come avrebbe parlato un ottuso monaco medievale?
Non mi rassegno. Sarebbe troppo lungo spiegare perché soprattutto perché come ha scritto di recente il mio amico Jestercap72 noi siamo noi ma loro vincono, e mi affido alle sue parole per abbozzare una spiegazione. E vincono forse perché non ci interessa granché dimostrare che siamo noi a spingere lo zeitgeist nella direzione giusta…che in altre parole vuol dire che il tempo ci darà ragione.
(*) andasse a raccontarlo ai genitori dei bambini uccisi oggi dalla mano di un folle armata da altrettanti decerebrati che consentono l’uso e l’acquisto disinvolto di armi da fuoco.
(**) Qui un bel riassunto sulla vera natura della vecchia paracula.
Sputtanamento generale
Una cospicua parte degli italiani ha contribuito a sputtanarci in Europa e così una parte di Europa, altrettanto cospicua, sputtana Berlusconi per proprietà transitiva. Forse per proprietà transitiva, anzi quasi certo e aggiungo, era ora! Visto che non sono bastate le centinaia di pagine spese sui quotidiani internazionali a metterci in guardia negli anni passati adesso qualcuno interviene a gamba tesa.
Il fine giustifica i mezzi diceva parecchi secoli fa Machiavelli ma anche se il fine in questo caso è per lo più condivisibile ancora una volta il nostro paese dovrà, in un modo o nell’altro, sottostare a decisioni prese oltralpe; più o meno quanto successo un anno fa quando a seguito di indubbie pressioni europee e si è innescato un meccanismo che ha portato alle dimissioni di Berlusconi ed all’ingresso di questo governo tecnico ormai alla fine.
Dopo tutto quella europea è una comunità ed il PPE così come il PSE ne rappresentano assieme il comune pensiero europeo maggioritario anche se la maggioranza degli italiani non se n’è accorta. Se l’Italia si sputtana anche economicamente il danno si riflette a livello europeo si dice, ed allora la comunità interviene.
Quello che è successo ieri a Bruxelles durante il vertice del PPE è paradossale ma è stato fonte per me di grande soddisfazione ancorché amara. Soddisfazione perché il padrone come scrivevo pochi giorni fa è stato invitato a farsi da parte e molto chiaramente gli è stato detto di finirla di sparare cazzate quali quella che la storia dello “spread” è una bufala. Ridicola poi la presa di posizione a cercare di convincere i colleghi che è merito suo e del PdL se Monti è stato con noi quest’ultimo anno. Tragico e penoso, ma che lo dico a fare, il pietoso tentativo di modificare la realtà della dichiarazione di Alfano.
L’amarezza è che ancora una volta qualcuno più grande di noi ha dovuto prenderci per un orecchio e portarci dietro la lavagna nominando un nuovo capo classe. Già, proprio come alunni di una scuola elementare di deamicisiana memoria! Che vergona!
Giustifichiamo pure questi mezzi affinché si levi di mezzo una volta per tutte (?) Berlusconi; giustifichiamoli anche per assistere ad un tracollo dei voti (?) per questi esponenti che hanno osato definirsi moderati finora ma che hanno smodatamente e smoderatamente abusato della pazienza dei pochi rimasti che concordano sulla pragmatica sensazione che ci hanno rotto il cazzo! (grazie Luciana! 90 minuti di applausi).
Ma pur giustificandoli rimane il dubbio: ma se le decisioni ormai le prendono gli altri, a votare che ci andiamo a fare?
Forse allora l’unico modo per sperare che qualcosa possa cambiare è votare Grillo?
Quasi quasi mi sputtano anch’io e voto M5S…
domenica 9 dicembre 2012
Comandi!
Torna il padrone dopo un lungo periodo di deleghe dove il delegato è sempre stato sotto controllo, povero illuso di potersi permettere decisioni autonome.
Personalmente non ho mai dubitato che avesse smesso. Troppi interessi personali da tutelare e rimasti in sospeso. Troppa presunzione di se stesso e troppa supponenza tipicamente da padrone per permettersi di designare un erede a cui per un momento ha lasciato guidare la macchina.
Il berlusconismo morirà solo con lui.
Torna il padrone dell’azienda-partito e di punto in bianco sparisce anche il ricordo di quella parola: primarie. Qualcuno aveva parlato di primarie? Chi ha osato soltanto pensare che poteva esserci qualcun altro che potesse prendere il posto del padrone? Del proprietario? Di chi ci ha messo i soldi?
Torna il padrone e di colpo tutti coloro fino ad un istante prima avevano finto di pensare con la loro testa (…) improvvisamente si adeguano clonandosi al padrone-pensiero, viscidi, umili e vigliacchi al punto di non osare neanche pensare di contraddirlo in quel guazzabuglio di nani e ballerine che è il circo berlusconiano. Soltanto qualche debole vagito proveniente della parte giovane del partito ma che immagino facilmente venga snobbata con un’alzata di spalle…so’ ragazzi…e, onore al merito, anche a pochi sprovveduti fuori dal coro, come la Meloni o chi la sostiene. Annodiamo un fazzoletto per ricordarci di controllare che fine faranno ricordandoci che la ex ministra rideva di gusto ascoltando le barzellette del padrone i cui contenuti erano per la donna umilianti a dir poco.
E così se il padrone, negando l’evidenza come solo i più assidui mentitori e corruttori (Fini) sanno fare, ritratta e rinnega se stesso o quanto finora sostenuto, tutti coloro i quali fino ad un istante prima della nuova discesa in campo del padrone erano pronti a sottoscrivere misure anche impopolari o addirittura bipartisan adesso si astengono con un trucco parlamentare vecchio come il mondo.
Ricordiamoci però che non si ricandida per pararsi ancora una volta il culo dai magistrati che lo vorrebbero in galera…Berlusconi si ricandida per dimostrare che “i ristoranti sono sempre pieni”. Non basta una bella dieta e parecchi ricostituenti, o andare in giro col colletto della camicia sbottonato per dare l’idea del piacione pieno di freschezza. Sarà sempre la stessa solita merda.
Vergognoso è poco. E’ umiliante e tristissimo pensare che ci sarà comunque una parte del paese che gli andrà ancora dietro. E’ umiliante e tristissimo pensare a quanto stanno già dicendo all’estero.
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