sabato 30 marzo 2013

La cruna dell’ago

 

  ITALIA CIPRO
PIL (2012) 1500 mld 17 mld
DEBITO PUBBLICO (2012) 2000 mld 15 mld
Posizione mondiale 10° posto 109° posto
PIL Pro Capite (2008) 24.000 21.500
Posizione mondiale 29° posto 35° posto
ISU 23° posto 31° posto

37%…e mezzo! Quel mezzo punto è davvero ridicolo, quasi il governo cipriota si sia detto “no, no, non esageriamo…ci bastano solo 6.275.425.123 €…se facciamo il 37% non ci esce il cappuccino e col 38% ci darebbero dei ladri”

In questi giorni ognuno di noi si è immedesimato con un suo concittadino europeo nativo di Cipro, sperduta isoletta mediterranea la cui forma ricorda tanto il marchio di una famosa maglietta!

Mettetevi nei panni di chi magari ha appena concluso una transazione immobiliare, di chi ha ricevuto dei soldi da una banca per comprarsi casa, di chi dopo una vita di lavoro si è trovato versata la liquidazione od il premio assicurativo, un’eredità…

Certo, avere (almeno) 100.000 € in banca non è da tutti ma non è neanche così impossibile per un monsù Travet qualsiasi che ha lavorato una vita e allora perché questa mannaia profondamente ingiusta? Esiste un limite al di sotto del quale non si dovrebbe scendere? Quanto occorre affinché la patrimoniale sia applicabile? Tutti o nessuno o solo una casta? 100 mila, 200 mila? 1 milione di euro? Secondo me non andrebbe mai fatto.

Un sistema fiscale efficace ed un sistema che sappia spendere e reinvestire bene in servizi ai cittadini: questo basta. E non patrimoniali per salvare le dorate terga di sistemi finanziari che da decenni producono denaro col denaro (degli altri) a fronte di produzioni di beni inesistenti, spostando numeri su computer ed al riparo di qualsiasi controllo grazie al fatto che adesso, nell’era di Internet, la libera circolazione di capitali è possibile in tempo reale. Qui non si parla di sequestri di beni a cosche mafiose ma di sequestri a privati cittadini di denaro che, fino a prova contraria, ha già subito le necessarie decurtazioni fiscali.

Da molte parti abbiamo sentito che il prelievo forzoso dai conti correnti(*) stabilito giusto in queste ore al 37.5% va rapportato all’effettiva ricchezza di quel paese con un milioncino di abitanti che campano per lo più di turismo. Quasi come se un cipriota con 100.000 € sia come un italiano con 500.000 €.

Eppure dati alla mano i ciprioti sembrerebbero vivere su un’isola felice, anzi lo sono! E’ vero che parecchi dei conti correnti con cifre elevate in giacenza sono di ricchi e arricchiti russi di cui parecchi in odore di criminalità e traffici poco leciti ma è altrettanto vero che le situazioni sono comparabili anche con altri paesi europei che si trovano o si sono trovati in gravi difficoltà economiche (Irlanda, Spagna, Grecia e Islanda per esempio).

Quindi non è affatto vero che saranno i ricchi a pagare con questo furto legalizzato ed anche fosse a parità di altre condizioni perché dovrebbero?

E’ vergognoso e la cosa che amareggia di più è che all’indomani del prelievo i ciprioti saranno troppo pochi e troppo stanchi per pensare di andar a prendere a bastonate sulle gengive chi li ha portati davvero a questo punto. Peccato che ataviche quanto stupide recriminazioni ideologiche non li spingano tutti a passare con i turchi!

Non ci toccherà ci dicono. Perché Cipro sì e la Grecia no? E la sensazioni di prurito per il senso continuo di inchiappettamento cresce.

(*) nel 1992 in Italia l’allora premier Giuliano Amato fece lo stesso ma solo per il 6% e gli effetti sperati non arrivarono affatto Dello stesso periodo è la truffa che il governo operò ai danni dell’ENI che aveva appena convertito diverse decine di miliardi di lire in dollari. Da un giorno all’altro il dollaro crollò da 1200 lire al pezzo a 1000! Tanto che ancora ricordo che nel settembre dello stesso anno ero negli USA per lavoro e feci spese pazze con il dollaro a solo 1.000 lire!

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