Almeno i personaggi come quelli raccontati nella trilogia de "Il Padrino" la vita, tra un'ammazzatina e l'altra, tra uno spaccio di alcool in regime proibizionista o di cocaina o tra una sparatoria tra bande e l'altra se la godevano. Enormi ville con lussureggianti giardini, case da sogno, auto di lusso, donne come se piovesse e quant'altro ancora potesse confortare una vita tale per cui ad ogni attimo si può morire ammazzati o forse per loro peggio finire in galera a vita.
La mia provocazione paradossale vuole arrivare a ricordare che invece ogni qual volta beccano qualche superlatitante lo trovano in condizioni che definire pietose è poco.
Totò Riina era nascosto come un topo di fogna in uno squallido condominio di Palermo; Bernardo Provenzano lo hanno beccato col pizzino in mano mentre in ciabatte e canotta stava per mettersi a mangiare pane e cicoria in una catapecchia spersa in campagna ed un paio di giorni fa il boss dei boss dei Casalesi, da anni viveva nascosto nella modesta villetta di un suo tirapiedi pronto a rintanarsi in una cella degna del più penitente dei monaci di clausura dietro qualche muro o ricavata dai condotti fognari. Ma neanche gli eremiti flagellanti vivevano così!
Alla faccia delle parodie dei guappi alla isso, issa e 'o malamente dove il bandito di turno è sempre elegantissimo e profumato o dell'immaginario legato ai gangster di Chigago o New York dei primi decenni del secolo scorso o dei mitici marsigliesi sempre in riunione in lussuosissimi night e con ville da sogno sulla Costa Azzurra.
Leggendo tra le righe delle cronache degli arresti eccellenti si scopre che spesso questi superlatitanti sono mezzi rincoglioniti e mezzi ciechi a forza di stare rintanati in pertugi, di dormire su materassini improvvisati e di mangiare zozzerie perché è persino pericoloso consumare un pasto decente magari in uno dei loro ristoranti comprati col denaro riciclato.
Per quanto il vecchio adagio che cumannari è megghio ca futtiri - anche se oggidì col Viagra si possono entrambe le cose fino a tarda età (Berlusconi docet)- possa essere veritiero questi fantastiliardari fanno proprio una vita di m***a...porelli!
E allora non ci resta che augurarci ed augurare loro una rapida fine della loro latitanza con un bell'arresto. Così li mettono dentro e buttano la chiave e per quanto il 41bis possa esser duro sarà sempre molto meglio della vita che facevano.