martedì 16 agosto 2011

I napoletani amano la spazzatura tanto da farci il bagno



Altre volte ho criticato aspramente la situazione napoletana non riferendomi solo ai rifiuti ovviamente ma alla generica aria di disinteresse che si respira da quelle parti ed anche recentemente, nelle mie frequentazioni lavorative di quella città, ho dovuto purtroppo constatare che non avevo torto. Non ho paura di offendere la sensibilità partenopea, la memoria di Eduardo e Totò tirati fuori sempre a sproposito perché sono sempre più convinto che gli unici napoletani "veri" sono quelli "finti" della soap di RaiTre "Un posto al sole".

E mentre circolano leggende metropolitane di sinistra provenienza che affermano che Napoli è stata completamente liberata dai rifiuti, con i napoletani meravigliati nel ritrovare la loro città pulita dopo anni (decenni, e parecchi anche) capita che il TG1 notoriamente schierato mandi in onda un interessante servizio nel giornale delle 20 di Ferragosto che fa da sequel ad un precedente servizio di un mese fa. Riassumendo un pezzo di litorale ex discarica di qualche fabbrica dei veleni dell'ex compartimento industriale di Bagnoli che dovrebbe essere blindato e con più di qualcuno in galera per responsabilità varie non solo è invece aperto ma persino trasformato in lido con tanto di stabilimento balneare e pure a pagamento! Simme 'e Napule paisà!





POCHI MINUTI DA NON PERDERE




E cosa vedono le nostre pupille qui? Non solo l'abuso nell'abuso compiuto dai soliti faccendieri tipicamente napoletani (e dove sennò trovare figure di questo tipo?) come la signora (con aria da vaiassa sciattona e trasandata) che negando l'evidenza asserisce che lei sta lì per caso al mare e non invece che fa affari noleggiando lettini e qualche metro quadro di arenile (leggi spazzatura) oltre che bibitame vario di dubbia provenienza (ricordate l'acqua minerale naturale venduta dalla Camorra in occasione dei funerali di Woytila?).

Ma il colmo è la connivenza complice dei poveri napoletani che ancora una volta lamentano d'essere pressoché costretti a sottostare al giogo del sopruso di borbonica memoria prima e di real-repubblicano fresco ricordo poi.
Poveretti! Devono pagare per portare i figli che ovviamente e notoriamente, so piezz 'e core, a sguazzare tra rifiuti e liquami tossici e razzolare come maiali nella fetenzia che chiamano spiaggia! E se qualcuno, come la giornalista, fa loro notare l'assurdità (assurdo sì ma non per loro) dapprima chiagnen dicendo che devono "puro pacare" e poi fottono invitando la suddetta a farsi gli affari suoi. Appunto, chiagne e fotte, tipica mentalità partenopea: la stessa che lascia gli esterni degli edifici incompiuti con foratini di fuori ma completi di antifurto e parabola ma che offre interni di appartamenti e case di varia fattura splendidamente arredati.

Ma chi gliel'ha fatto fare a quelle centinaia di bagnanti che quotidianamente si recano in quella "spiaggia" di Bagnoli? Non mi pare che il comune organizzi treni piombati per portare al mare i meno abbienti.

E questo servizio dunque altro non fa che rafforzare ipotesi ed opinioni che ormai da anni sto facendomi dei napoletani e di questo tipo di napoletanità.

Altro che rassegnazione, altro che stanchezza sociale, altro che rivoluzione degli aventi diritto che hanno eletto De Magistris. A Napoli sono complici e conniventi della situazione; a sguazzare nella spazzatura intesa non solo come rifiuto urbano ma come malgoverno, pessima amministrazione, peggior delocalizzazione, collusione e corruzione generalizzate non dico che ci godano ma ci stanno bene perché consente loro di continuare a chiagnere davanti i fottere di dietro. Dopo tutto sarà mica un caso che certe storie arrivano solo da quelle parti!

Sono tutti responsabili. Dalla Capitaneria o le altre autorità che non doveva limitarsi a mettere degli inutili sigilli ma effettuare un sequestro dei beni così come accorre solerte a sequestrare le povere merci degli ambulanti su altre spiagge(e consentitemi di sospettare corruzione...), a coloro che sfruttano le altrui negligenze che come minimo sarebbero passibili di occupazione abusiva di suolo demaniale ed evasione fiscale e non ultimi i cittadini che anziché armarsi di clava e recarsi sotto le sedi comunali a minacciare sfaceli pagano il dazio per avvelenare sé stessi ed i loro figli e restano complici e conniventi.

Ma neanche Fantozzi, la Silvani e la puzza delle ascelle di Franchino!!!

Comitato Nuova Pompei quindi.

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