domenica 25 settembre 2011

Le vere cause del terremoto de l'Aquila

Molte altre volte (dal passato al recente qui, qui, qui e qui) su argomenti diversi ho avuto modo di scrivere su atti nefandi del più distrastroso ministro della pubblica istruzione, o come si dice oggi, del MIUR, Ministero per l'Istruzione, l'Università e la Ricerca: Mariastella Gelmini.

Ma è come sparare sulla croce rossa. Se non le partorisce di suo gliele scrivono a dimostrazione che la signora è circondata da un'emerita massa di deficienti che non sono neanche in grado di capire il contenuto di un comunicato stampa: il famoso analfabetismo di ritorno.

L'antefatto è noto: la recente scoperta sulle proprietà dei neutrini di cui ho già scritto ed il cult diffusosi sulla rete immediatamente dopo il comunicato stampa: diffusosi direi a velocità fotonica!

Cito: "Alla costruzione del tunnel tra il CERN ed i laboratori del Gran Sasso, attraverso il quale si è svolto l'esperimento, l'Italia ha contribuito con uno stanziamento oggi stimabile intorno ai 45 milioni di euro".

E che si sia trattato proprio di una clamorosa gaffe è confermato dalla successiva nota di correzione, rilasciata poche ore dopo sempre dall'ufficio stampa del ministro, in cui con supponenza si diche che col termine tunnel ci si riferiva a quello 'etereo' atraversato dai neutrini e che quindi gli ignoranti siamo noi.

Attendiamo ansiosi i seguaci di Bendanti o di Giuliani che proclameranno che il tunnel, sotterraneo, esiste davvero e lo indicheranno come causa prima del terremoto abruzzese dell'aprile 2009.

Credo non occorra aggiungere altro.

sabato 24 settembre 2011

Più veloce della luce






E' di stamattina la dichiarazione che i dati misurati a seguito di vari esperimenti di trasmissione dei neutrini dal CERN di Ginevra all'Osservatorio INFN posto sotto il Gran Sasso hanno dimostrato che queste particelle viaggiano a velocità superiori a quella della luce, limite universale insuperabile (finora?) previsto teoricamente da Einstein nella sua teoria della relatività (secondo postulato della teoria della relatività speciale). E limite perché a quella velocità l'energia necessaria dovrebbe essere infinita per spingere masse altrettanto infinite!...Insomma un bel paradosso logico.

Non pensiate chissà di quanto ma vista la relatività delle misure rapportate alle dimensioni di queste particelle è un gran bel po' ma, dati alla mano, i neutrini hanno impiegato nientepopodimeno che 60 nanosecondi meno che se avessero viaggiato alla velocità della luce per percorrere i 730 km tra i due siti. 60 miliardesimi meno.

A quanto pare i ricercatori lo sapevano da tre anni ma non ci credevano neanche loro. Sono stati sei mesi a rifare i calcoli. Ovvio. La scoperta è alquanto inquietante e mette in discussione parecchie cose soprattutto legate alla cosmogonia ed alla fisica delle particelle elementari. C'è scetticismo ovviamente: hanno scoperto qualcosa che ha abbattuto uno dei caposaldi della fisica contemporanea ma come sappiamo il bello della scienza è proprio questo. Sperimentare per dimostrare teorie e sperimentare per trovarne di nuove e modificarne, fino a renderle inesatte, di precedenti.

Ha poco a che fare con la scoperta se non per una serie di collegamenti apparentemente casuali (viaggi galattici o intergalattici, ponti di Einstein-Rosen, buchi neri, iperspazi...) ma al sottoscritto, per quanto interessato è subito venuto in mente il grande Corrado Guzzanti visto che per noi gli alieni sono esattamente interessanti quanto potrebbero esserlo gli aborigeni australiani.

Sappiamo che ci sono, rispettiamo e proteggiamo la loro esistenza ma non altro, gli aborigeni dico. E come dice Margherita Hack, che come me e come tanti, ritiene che se non altro statisticamente (mettendo da parte l'egocentrismo e la presunzione tipica degli umani a cui il verbo è stato rivelato...) esista vita extraterrestre speriamo che si comportino con noi come Guzzanti con l'aborigeno perché la storia (umana è vera ma sociologicamente applicabile anche agli alieni) insegna che raramente popoli si sono mossi per puro spirito di conoscenza. In genere lo hanno fatto eliminando e sostituendosi ad altri e quasi sempre in maniera molto poco diplomatica.

Direi di rimandare ed aspettare e lasciare la parola a persone molto più esperte. Un ottimo riferimento è dato da questo sito le cui letture sono sempre illuminanti!

martedì 20 settembre 2011

Breve storia economica incazzata d'Italia


Sono anni difficili dicevano i nonni. Eppure da quando posso ricordare non è la prima volta in cui viene portata all'attenzione dei tartassati il periodo contingente, la necessità di sacrificio, l'aggiunta del famoso ulteriore buco alla cinta: sempre ovviamente come necessità da lasciare alla moltitudine indistinta e passiva a vantaggio della minoranza, che tanto piccola comunque non è, dei membri di caste, castine, logge e loggette...non parliamo dei vantaggi degli evasori: quelli non essendo identificati dobbiamo matematicamente far finta che non esistano.

Si fa un bel dire, e concordo, quando si afferma che se TUTTI pagassero le tasse TUTTI potrebbero pagare la metà delle tasse che attualmente pagano i TUTTI-EVASORI. Prima occorre trovarli, o meglio occorre trovare la volontà di trovarli e farsi restituire, propongo con le cattive, il maltolto. Ma scimmiottando la pubblicità del noto caffè italiano non si ha la minima idea di quanti siano questi tutti che se non son troppi perché no?

A parte la rabbia ed il rancore personale dato dal fatto che sono giunto ad un'età alla quale dovrei (da quel dì) cominciare a godermi i frutti di decenni di lavoro e non più preoccuparmi di futuri oscurati da minacciose nubi che si chiamano crisi economica mondiale, pensione contributiva, mantenimento dei figli fino ai 30 anni...Crescita zero? Magari. Se ciò significasse avere domani quel che si ha oggi (domani-oggi=0) ci metterei la firma! Tutto sommato appartengo ad una elite piuttosto benestante. Arrivo a fine mese quasi in pareggio e riesco a metter da parte anche qualcosina, poca roba s'intende, grasso che cola un 5% del bilancio annuale, all'anno ovviamente. C’ho pure la moto, che vuoi di più?

Ma se penso che appena 25 anni fa guadagnando (lo porto in Euro che fa più impressione!) 750 € in due io e mia moglie, pagando condominio e spese varie della casa della anziana zia dove abbiamo vissuto un paio d'anni, circa 100 €, una cambiale della macchina di ben 125 €, spese di vitto, cinemino e vacanzina (e una bimba di pochi mesi verso la fine) siamo riusciti in meno di tre anni a mettere da parte i soldi per l'acconto di un appartamentino-ino-ino che all'epoca valeva 25.000 € e poi via di mutuo decennale. E c'è di più. Con i limitati aumenti di mia moglie statale gli anni successivi, i miei di insegnante di scuola privata e qualche extra dalle mie attività esterne (regolarmente sempre fatturate...e non solo perché non potevo altrimenti non essendo un idraulico!) avevamo messo da parte in BTP all’11% (l’inflazione era al 13%!) tanto quanto ci consentiva di pagare il mutuo a tasso fisso (11% anch’esso) praticamente in pareggio tant’è che appena 5 anni dopo in previsione di vendere la prima casa sgravata da mutuo (e quindi economicamente più vantaggiosa per venditore e compratore) avevamo completamente estinto il mutuo!

Tutto questo è impensabile oggi salvo avere le spalle ben coperte dalla famiglia. C’è poi chi ce l’ha ottimamente coperte dalla…famigghia.

Ebbene gli economisti individuano per l’Italia alcuni periodi abbastanza definibili e quelli che possono riguardarmi vanno dagli anni ’70 alla fine dei ’90, quando la new economy, la e-economy hanno iniziato davvero a fare guai con la logica del profitto ad ogni costo senza accortezze di consolidamento, senza investimenti mirati e soprattutto, per quel che riguarda il debito pubblico italiano, creando un meccanismo suicida.

A partire dagli anni ’70, che sono stati disastrosi (crisi petrolifera, austerity, inflazione galoppante, politiche salariali tali da comportare una vera e propria rivoluzione proletaria con tensioni sociali molto gravi, esasperate da uno stato di tensione nazionale molto grave causato dal fenomeno del terrorismo) le cosiddette manovre economiche dei ministri e dei governi che si sono succeduti sono sempre state tali da peggiorare il famoso disavanzo, da aumentare il debito pubblico; ogni volta addossando le responsabilità ai governi precedenti (anche nel caso di successioni monocolore democristiane!!!) con inflazione in aumento e produttività che peggiorava di anno in anno. Ma il cielo è sempre più blu cantava comunque il compianto Rino Gaetano!

Negli anni ’80, quelli degli yuppies (film dei Vanzina compreso con i soliti demenziali Calà, Greggio, De Sica, Boldi), i vari governi, ora più sinistri di prima con pentapartiti che mettevano assieme accozzaglie d’ogni colore pur di tener fuori la sinistra e sotto la minaccia di ingerenze d’oltre oceano (vedi i collegamenti di pochi anni prima, 1978, e mai provati Kissinger->DC->BR->Moro deve morire) hanno continuato a sperperare, a spendere e spandere, a dilapidare patrimoni pubblici con fondi bianchi, neri e grigi: incassando affitti ridicoli ed irrisori da proprietà statali per connivenza e malaffare, intrallazzando ad ogni livello con massonerie e delinquenze armate di mitra o di carta bollata. E per salvarsi le dorate inamovibili terga continuando ad emettere titoli di stato per farsi prestare soldi dai cittadini in cambio di interessi interessanti e “sicuri” (si tratta di titoli di stato, ohibò, mica pizza e fichi…Argentina docet) che potevano esser pagati ovviamente solo emettendo altri titoli di stato, ovvero facendosi prestare altri soldi. Insomma: con questo giochino che chiamerei multilevel market decine di truffatori hanno sempre fregato parecchie migliaia di persone ma qui non si tratta di vendere porta a porta prodotti cosmetici o pentolame, ma di miliardi di Euro, oggi come allora.

Verso la fine di questo decennio ed all’inizio degli anni ’90 prendiamo un’altra legnata sulla lira con speculazioni micidiali e finte manovre: tese non s’è mai capito bene se a fregare l’ENI che aveva appena comprato dollari o metterlo nel posto a chissà chi (1992: ricordo bene, a settembre ero a New York e il dollaro era a 1.000 lire, roba da matti, pochissimo, dai a fare spese ma neanche una settimana dopo era a 1.300, altro che lo spread coi “deutsche bund” di oggi!) ma contemporaneamente si inizia a consolidare l’avvicinamento economico definitivo alla tanto agognata Europa, concetto ed accordo nato proprio a Roma, nel lontanissimo 1950! E si parla di ECU a prezzo fisso, non quello dei mutui in ECU che ha rovinato migliaia di famiglie italiane! Ah già: dimenticavo. Arrivano i primi migranti, i primi vu’ cumpra’…segno del notissimo (ma non ai governi) squilibrio nord-sud, altro che cazzatelle delle crisi est-ovest. E che te lo dico a fare? Nasce la lega: tutti ex comunisti ed ex socialisti populisti, e qualche ex DC giusto perché Mastella era troppo meridionale.

Dalla metà degli anni ’90 in poi lo ammetto: non c’ho capito più niente a parte la logica del profitto ad ogni costo già citata, la globalizzazione, i cinesi, gli americani, il crollo del muro. La costante? Crisi continua ma a quanto pare poco apparente (luogo comune/verità -> i ristoranti però sono sempre pieni pure di martedì…perché a noi italiani si sa, levateci tutto ma non la spaghettata o la pizza in compagnia!). E stendiamo un velo pietoso sul passaggio a quest’Euro voluto dai tedeschi, prezzato dai tedeschi e usato a piene mani per speculare e arricchire i soliti pochi con incontrollate manovre di aumento indiscriminato dei prezzi. E mal comune mezzo gaudio meno male che c'è l'Euro perché senza questa moneta unica altro che crisi islandese, portoghese o grega: sarebbe stata Argentina.

In tutto questo dove sta il motivo conduttore? Presto detto. Altro che “crisi mondiale”.

Da allora abbiamo i politici che guadagnano in un mese quello che un impiegato guadagna in un anno, che non si pagano i viaggi (19 milioni di € spesi nel 2010) e viaggiano gratis pure quando non è per servizio e coi punti millemiglia ci vanno pure in vacanza, gratis, all’estero e tanto altro ancora. Da allora abbiamo la casta. Da allora abbiamo le logge. Da allora abbiamo decine, centinaia di enti e derivati assolutamente inutili che chiuderli adesso è troppo tardi. Da allora abbiamo gli evasori, totali, gli elusori e la assoluta mancanza di volontà di beccarli. Da allora abbiamo qualcuno che dice “E che cazzo! Guarda quanti yacht ci sono nei porti e porticcioli salvo scoprire che sono tutti intestati a prestanome e società di comodo.”. Da allora ci sono tante, troppe macchine di altissima cilindrata (oggi tanti SUV) che ti viene voglia guardando chi la guida e magari sapendo chi è di leggere la sua dichiarazione dei redditi. Da allora i commercianti sono al 90% evasori fiscali conclamati, come gli idraulici e i falegnami (e i dentisti, i medici, gli avvocati, i periti delle assicurazioni ecc ecc ecc e l’80% dei possessori di partita IVA). Da allora ogni qual volta si è tentato di tappare il buco lo hanno fatto aprendo il nostro, e senza neanche chiedere permesso. Da allora lo stronzo di turno apre bocca e parla di redditometri, tassometri, cazzinculometri e minchiate del genere. Da allora i sindacati strillano e protestano ma poi sono gli enti economici che hanno bilanci ultramilionari (sempre in €) e si adattano ai cambiamenti d’umore facendo finta di litigare tra loro e pur di non perder banco, anche loro, accettano accordi di categoria impensabili. Da allora ascolto e leggo sempre le stesse posizioni, gli stessi commenti, le stesse proposte improponenti ed improponibili degne del miglior (peggior?) giornalismo sportivo (è un ossimoro per me definire “giornalismo” quello che si occupa di sport…ma oggidì cos’è mai il giornalismo).

Ma il cielo e sempre più blu.
E io mi sono rotto, tutto il fracassabile. Ed ho voglia di fracassare io.

Articolo pubblicato su Mentecritica

sabato 17 settembre 2011

Spigolature settembrine

Berlusconi. Sto scherzando...parliamo d'altro. Sempre a sparare sulla Croce Rossa!...

Danimarca. Poco mi interessa la svolta sinistrorsa che ha portato una nuova coalizione di centro-sinistra (forzando un po' sul termine ad onor del vero) al governo nel paese di Amleto dopo un decennio di destra-centro nazionalista alquanto; né auspico un'adesione all'uso della moneta unica laddove ancora imperano le corone con complicatissimi cambi per i turisti. Ciò che mi ha colpito ancora una volta come spesso capita in quasi tutti i paese della UE tranne nel nostro è l'età della neo prima ministra! Guardetala, la giovane e bella Helle, 44 anni! Giovanissima, un fiore! Che altro dire se non sperare per i danesi e per noi tutti che nella testa di una persona così giovane vivano interessi comuni e non i soliti interessi personali che mediamente occupano le menti degli anziani...le nostre sempiterne cariatidi poi, che ve lo dico a fare?

IVA+1%. Come facilmente intuibile all'indomani dell'approvazione dell'ennesima variazione alla finanziaria 2011 che ha introdotto l'aumento dell'IVA ho tenuto da buona massaia sotto controllo i prezzi dei beni di prima necessità e gli aumenti si sono già sentiti. Come atteso l'aumento apparentemente irrisorio dell'IVA si è scaricato lungo la filiera dalla produzione, alla distribuzione ed al consumatore finale ingigantito da ritocchi vari; e così il prezzo di X è passato da y+20% non ad y+21% ma ad un y+tot%+IVA...Ora sappiamo che il nostro paese tutto sommato è ancora uno di quelli dove l'IVA ha un valore medio rispetto al 26% della Svezia o della Norvegia ma sappiamo anche che da quelle parti c'è un controllo sistematico contro le speculazioni. E soprattutto le tasse, dirette od indirette, tornano indietro in servizi. Da noi?...ça va sans dir

Uffici pubblici I. Che l'impegno del pubblico impiegato medio sia a livelli fantozziani è forse oggidì parecchio falso e leggenda metropolitana (ed allora il mitico Villaggio rappresentava in realtà anche il privato di tante aziende che non erano ancora diventate multinazionali!); ma quando vivi certe situazioni e cerchi di giustificare e comprendere, con tutta la serenità che (ancora) esiste dentro di te ritrovandoti ai livelli dello Zambia o di trenta o quarantanni fa beh, allora davvero vorresti incontrare Brunetta e stringergli la mano spingendolo a cacciarli tutti! E diamo pur loro parte della ragione pensando che tra tagli e riduzioni, tra impiegati part-time ed a contratto quei pochi addetti siano veramente oberati!

Avendo bisogno del solito pezzo di carta alla faccia della "Bassanini" ai primi di settembre ho accompagnato mia figlia all'unico centro di impiego che ha accorpato 4 o 5 circoscrizioni tra cui la XV che notoriamente è una delle più popolose di Roma; in pratica quello che era il grandissimo casino che una volta a Roma stava all'Alberone(*) lo hanno decentrato in due o tre casini che sommati insieme superano di gran lunga quell'unico di un tempo. In pratica il collocamento vero e proprio non esiste più, nessuna azienda espone più gli elenchi di offerte di lavoro, né l'ufficio pubblico chiama nessuno ma esistono ancora, emanazione di rami (secchi?) della Provincia, questi uffici periferici il cui ruolo è ormai solo quello di accogliere extra comunitari con regolare permesso di soggiorno e cercar loro di dare spiegazioni sulla complessa macchina burocratica italiana (ricordate Pieraccioni?) Altro ruolo come dichiarato dalla stessa impiegata è quello di schedare e raccogliere informazioni, quadro alquanto sinistro.
Per avere questo stramaledetto foglietto inutile un'ora e mezza di fila sotto il sole perché la direttrice aveva stabilito che per motivi di incolumità e sicurezza (di chi non s'è capito) più di venti persone alla volta nei locali non potessero entrare. E quindi con ben tre, dico tre, guardie della polizia provinciale che ho scoperto anche far altro oltre alle multe sulle statali e sulle consolari a strappare pezzetti di carte con numeretti scritti a mano, sbagliando per ben due volte la conta (numeri ripetuti o intere sequenze saltate...) tutti lì, in attesa dell'ingresso nei locali dove ci attendeva un altro foglietto, stavolta da apposita macchinetta elimina code...

I locali lo ammetto erano davvero piccoli (non sto a chiedermi il perché nonostante il numero di potenziali utenti) ma come noto una volta entrati e preso nota del tempo medio di attesa il cittadino si autoregola, esce, va al bar, magari a fare la spesa e poi torna sperando che nel frattempo la coda non abbia accelerato, ipotesi questa alquanto rara!

Qualcuno si è spazientito ed ha chiamato la polizia che ha convocato a colloquio la direttrice ed il cittadino solerte...sarà stata una perdita di tempo, siamo in Italia o siamo in Zambia? "Zambia" mi ha risposto l'impiegato addetto al rilascio dei moduli!

Uffici pubblici II. Uffici della XV circoscrizione, via Portuense. Sempre alla faccia della Bassanini mi occorre un certificato di Stato di Famiglia. E già, perché per attuare un'altra legge, la Bersani che consente il mantenimento dello stato assicurativo su qualsiasi veicolo della famiglia, l'agenzia di assicurazioni non si accontenta dell'autocertificazione! E no! Vuole la carta, semplice ma carta!

Un'ora. E' più o meno il tempo che impiegavo trentanni fa. Oggigiorno il vantaggio sta nell'elimina code che ti consente di startene fuori e non nella ressa e nell'odore di gente poco lavata (che come noto incrementa d'estate!) ed ogni tanto sbirciare il quadro. Peccato che quello dell'unico sportello per i certificati a vista avesse il display rotto e l'impiegata, già stanca nonostante fossero appena le 9 (...) chiamasse a voce i numeri...sbagliando anch'essa ovviamente. Fortuna che avevo gente autoregolamentata davanti ed un tacito accordo di avviso reciproco tra i numeri vicini al mio! Una volta c'era lo sportello unico e c'era casino, oggi c'è quello dedicato, e c'è lo stesso casino. Una volta c'erano i terminali del meccanografico e c'era casino, oggi i PC (che sempre in emulazione terminale vanno) ed è uguale...dove si sbaglia? Nell'impiegato ovviamente. Una volta giunto al mitico bancone circondato da gente di ogni dove e colore (alla faccia della privacy di cui a me poco ne cale) ho osservato la solerte signora digitare con cura ed attenzione con due sole dita le informazioni sulla tastiera dell'oscura macchina, chiedendomi conferma dei dati nonostante un mio impeccabile maiuscolo usato nel compilare il modulo! E dulcis in fundo, la ricerca del timbro di borbonica fattura da apporre sul retro; strumento condiviso con altre due impiegate, quella delle carte d'identità e quella degli atti notori.

Vigili urbani. Giorni fa avevo un po' di tempo da perdere. E così dopo aver assistito al solito slalom tra le macchine sfacciatamente parcheggiate sulle strisce pedonali di anziani, disabili e mamme con bimbi piccoli per mano od in carrozzina, ho chiamato la municipale... "Polizia di Roma Capitale" ti rispondono...come ora campeggia sulle vetturette bianco-blu. Faccio notare che ero su un trafficato incrocio di fronte ad un supermercato frequentatissimo e dotato di garage per i clienti e le strisce erano ben 5 o 6 serie discocate in vari punti, tutte occupate da macchine, tra cui alcuni abituè che abitano in zona e la mollano sempre sulle strisce.
Dopo circa soli 20 minuti di attesa arriva la vettura. Rallenta, si guardano intorno, si fermano un attimo in un punto dal quale difficilmente potevano vedere tutto per bene e soprattutto accanto ad una macchina parcheggiata sul marciapiede manco fosse uno scooter. E riparte.
???
Attendo qualche minuto e richiamo. Alle mie osservazioni documentabili fotograficamente, rispondono che "i colleghi ci hanno riferito che le strisce visibili erano libere e per quelle poco visibili, scolorite o mal tracciate, non possono intervenire...tutt'al più faranno una segnalazione all'ufficio segnaletica...". Che altro aggiungere? Ovvio che le strisce erano tutte ottimamente visibili, forse un po' sbiadite ma visibili! E quelle da loro definite nitide erano entrambe occupate da autovetture! E a me hanno fatto una multa quando lasciai la vettura in prossimità di una fermata dell'autobus...era notte e le strisce gialle non c'erano perché avevano asfaltato da poco e non avevo visto il palo della fermata (basta la sua presenza per imporre il divieto di sosta).
Nota folkloristica. Nella stessa zona c'è un bar soprannominato "doppia fila" perché perennemente frequentato da parcheggiatori della doppia fila. La strada è abbastanza trafficata ma fortunatamente in un solo senso ma quelle rare volte che qualcuno scende in direzione contraria in coincidenza magari di parecchio traffico o del passaggio dell'autobus si creano ingorghi colossali! Ogni qual volta qualcuno ha chiamato la municipale nel tempo impiegato per arrivare (quando arrivano!) tutte le vetture in doppia fila degli avventori scompaiono misteriosamente; io stesso poi ho visto almeno due volte passare la pattuglia sorpassando la doppia fila senza neanche osservarla!

L'ho già scritto io. Con gli incivili del parcheggio occorre il fai da te. Niente danni quali graffi o gomme bucate. Basterebbe sgonfiar loro un paio di gomme...peccato che ci mettono parecchio a perdere pressione sufficiente!!!

Baronia universitaria. La neo dottoressa in Scienze Filosofiche (l'altra figlia, la più grande) dopo cinque anni di università si accinge a far domande per concorsi a dottorati di ricerca con borsa di studio in varie univerisità italiane...da Milano ad Urbino, da Roma a Napoli passando per l'Aquila. Leggendo i bandi rettorali e le istruzioni per inviare domanda e documentazione mi rendo conto che gli interessi privati in atti pubblici fanno più schifo ancora di quando, giovane speranzoso come mia figlia, provavo anch'io a fare ricerca...ci sono dei cavilli e delle postille microscopiche alla Paperon de Paperoni che in un nanosecondo di catapultano dall'avere i requisiti al non averli o non essere ammessa ai test...a Urbino mia figlia non potrà partecipare perchè hanno trovato un microscopico errore formale nella domanda...roba da presentarsi con i Carabinieri lo stesso al test o da ricorso per invalidare tutte le prove. Ma a chi gioverebbe? Tutto 'sto casino per essere ammessa al test e poi vedersi bocciare d'ufficio? Ai miei tempi scambiavano i temi o sbarravano le porte, oggi si attaccano al cavillo per evitare che quei due o tre posti già assegnati agli indigeni possano essere messi in pericolo da candidature esterne. Poi dice che sono solo gli extra comunitari gli emarginati!

Per fortuna torna miss Italia e soprattutto Frizzi...

(*) per i non romani si tratta di un altissimo pino marittimo che avrà più di centocinquantanni e che ancora troneggia sulla via Appia poco dopo Piazza Re di Roma.

Approccio Vaticano e derive provinciali incontrollabili


Il titolo è complesso ma l'argomento è semplice, contrariamente a quanto dovrebbero fare i titoli dei blog: semplici ed accattivanti ma, mi è noto, non sono mai stato bravo con i titoli essendo privo del dono della sintesi...ecco visto? Basta un attimo e vado per la tangente. Torniamo a bomba(*).

Una tipa che conosco molto bene e da quando aveva 10 anni fa catechismo. 45enne, militante ultranazionalista cattolica, arci-credente, osservante, praticante all'estremo veglie notturne e rosari organizzati in casa compresi, apparentemente sana di mente ma secondo me border-line, vita (apparentemente) normale, moglie di un marito che ormai l'avrà messo in pensione e mamma di due ragazzuole ed un maschietto prepuberale (spirito santo?). Costei, non paga di aver praticamente creato un clima di ribellione non solo tipico della adolescenza tra i suoi figli con la maggiore e maggiorenne bestemmiatrice in stile caserma...questa mamma fa catechismo.

Prepara annualmente orde di ragazzini di provincia (perché anche se in nota località turistico-balneare a nord di Roma e a due passi dalla stessa sempre di provincia si tratta!) a meritare la prima comunione o la cresima.

Dove sta il problema? Ci arrivo.

Come noto da diversi anni dal Vaticano sono giunti comunicati di varia natura: di quando in quando e centellinati con i tempi lenti e noiosi delle umide e quasi buie sale del papato. Le scuse a Galileo, quelle a Newton e Darwin, la rivisitazione di testi scientifici, i buffetti non tanto amichevoli agli evoluzionisti ed alla marmaglia di scientology, la rivisitazione delle scritture, le ammissioni ed i mea culpa qua e là. Poca roba ma meglio di niente. E ti soffermi a parlare con un prete magari scopri cose che in lui non avresti mai immaginato al confronto del quale Don Camillo era un asceta. Insomma che la Chiesa sia vecchia ed anacronistica è cosa nota da sempre (era già vecchia quando nacque), come abbia mantenuto lo strapotere su milioni di ignari è altrettanto noto ma che ci sia qualcuno non dico che la cambi, ma che la presenti in luce migliore è noto e per questi, ho un profondissimo rispetto, umano e non catechistico si intende. Io stesso ho insegnato per anni scienze naturali, chimica e scienze della terra in una scuola cattolica e mai nessuno è venuto a sindacare su quanto trasmettevo agli studenti magari mentre ancora masticavano l'ostia.
Ovvio che a me nun me ne po' frega' de meno di queste posizioni ufficiali rivisitate e corrette ma meglio di niente.

E invece costei cosa fa? Legge la Bibbia ed il Vangelo e fin qui passi.
Ma non li interpreta in chiave metaforica a trasmettere valori umani per cui non occorre essere cristiani né tanto meno cattolici (col consenso di Odifreddi) ma semplicemente "umani": li trasmette tout court come oro colato, come verità unica ed indivisibile, come storia documentata ed accaduta che neanche gli storici quelli veri sono poi tanto sicuri di quel che scrivono o raccontano.
E oltre a far danni notevoli così giustifica tutto e tutti con la divina provvidenza, demanda alla preghiera la soluzione di ogni cosa e compagnia cantando, salvo ovviamente passare dal predicar bene al razzolar peggio di quando in quando e soprattutto a tutela dei suoi interessi economici. Ma va'?
Una volta costei imbastì una digressione sull'evoluzione dell'umanità partendo da Adamo ed Eva e parlandone con così grande convinzione da suscitare morboso interesse a provocarla e così scoprire che per lei le cose andarono davvero così: e tutto ciò trasmette ai fanciulli che oggi come oggi poi così piccoli non sono visto che sono obbligatori due anni di catechismo (una volta a settimana paio d'ore) per la comunione ed altrettanti per la cresima alla quale arrivano non prima dei dodici anni! E un dodicenne d'oggi sappiamo quante ne sa o meglio pensa di saperne.
Non vi sto a raccontare il tentativo di provocazione abortito da un tacito accordo sul quieto vivere: avrei voluto chiederle come spiegava le nascite successive a quelle di Caino ed Abele, col secondo morto ed il primo esule chissà dove. Sarebbe stato troppo complicato per quella ingenua mente spiegarle che il ritmo riproduttivo umano, ipotizzando ovviamente incestuosi rapporti padre-figlie, madre-figli e figli-figlie, mal conciliava con l'età della Terra calcolata su dati biblici!
E immagino questi ragazzini e queste ragazzine uscire credo sgomenti dalle sue lezioni e portarsi dietro chissà per quanto tempo queste falsità infami e soffrire un dualismo micidiale tra quanto racconta loro il prof di scienze e quanto ascoltato in parrocchia da una anacronistica ed imbecille bigotta. Senza contare che altre volte ho scoperto che ne so molto più io di "storia" evangelica che lei che ha imparato a pappagallo e molto canonicamente e dogmaticamente gli eventi senza analzzarli a fondo.

Del mio catechismo (allora c'era il 2x1, cresima e comunione insieme a 10-11 anni, ed io le feci insieme a mia sorella che ne ha uno meno di me) ricordo molto poco, a parte la compagna di corso (Francesca) di cui ero follemente innamorato - ero molto precoce! - ma non ricordo certamente episodi tali da segnarti per sempre.

Sicuramente in Vaticano non sanno un accidente di quanto accade in quella parrocchia e chissà in quante migliaia di altre sparse sul territorio. Non lo sa neanche il vescovo ma sicuramente lo sa il parroco le cui omelie rasentano il ridicolo (ne ho subite casualmente un paio e mi sono soffermato ad ascoltare critico, cosa che credo non facciano neanche le menti più acute dei praticanti).
Quindi il Vaticano non si affanni a diffondere comunicati stampa nel tentativo di dare modernità alla sua immagine ed al suo ruolo. La Chiesa è vecchia e marcia dentro, alla base. Questo infinito medioevo non ha fine.

(*) come diceva un parlamentare abruzzese ai primi del '900 e originario di Bomba (PE) che voleva attirare l'attenzione del governo sui problemi del suo paesello.