Se n’è andato da pochissimo l’anno che ha visto ricordare agli italiani che sono passati ben 150 anni da quel 1861 che coronò i sogni di almeno due generazioni.
Non ho scritto mai nulla in proposito anche se ammetto che mi sarebbe piaciuto ma ho sempre temuto di trovarmi ad affrontare argomenti troppo impegnativi e di cadere nella retorica più stupida: rischio questo notevole visto che ogni qual volta si citano argomenti del genere si viene sommersi da uno strano revisionismo che da una ventina d’anni vede Garibaldi un fesso qualunque, Cavour e Mazzini burocrati politicanti e i Borboni molto meglio dei Savoia…e da qui al Mussolini buono e partigiani cattivi il passo è stato brevissimo.
Voglio dare invece il mio contributo segnalato due bei libri che ho recentemente finito.
Il primo, “Viva l’Italia” di Aldo Cazzullo, con una splendida introduzione del grande Francesco De Gregori (e non certo per la sua bellissima omonima canzone) in poche pagine e col linguaggio diretto e sintetico del noto giornalista ci racconta di Risorgimento e Resistenza e credetemi, ne scoprirete di belle mettendo finalmente in chiara luce da quale parte deve stare la ragione: a cominciare dal commento sulla santificazione di Pio IX avvenuta nel 2000 e voluta da Wojtila, da una chiarissima disamina delle buffonate d’annunziane e da un lungo elenco di alcuni dei fatti più tragici che hanno visto il vero volto dei nazisti occupanti e dei loro collaboratori fascisti che erano la maggioranza politica e militare del dopo 8 settembre. E se qualcuno si sta chiedendo cosa c’entri la Resistenza col 1861 consiglio decisamente di…non leggerlo.
Nel secondo, “Roma occupata 1943-1944” (Anthony Majanlahti e Amedeo Osti Guerrazzi) più complesso ma estremamente interessante (ho appena scoperto che è disponibile su Google Books) racconta di un aspetto considerato minore e soprattutto dimenticato di Roma in quel periodo. Immaginata spesso come esente da fatti ed eventi legati alla Resistenza, ricordata quasi esclusivamente per il rastrellamento di via Rasella ed il tragico eccidio delle Fosse Ardeatine o per le scene del film “Roma città aperta”. E invece scoprirete storie (e immagini, itinerari come fosse una guida) inattese, un ruolo fondamentale del CLN che aveva sede a Roma, azioni di disturbo, sabotaggi, la collaborazione fondamentale del Vaticano e dei preti nella città delle mille chiese. E tanto altro ancora.
Mio padre, bambino a Roma ed attento come solo i bambini di quegli anni potevano essere, è rimasto entusiasmato dalla sua lettura che gli ha rammentato alcune cose che sentiva dire nei brusii dei discorsi degli adulti ed altre scoperte ex novo.
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