Poveri parlamentari offesi nell’esercizio delle loro funzioni. Offesi così gravemente che in una cinquantina di loro (tutti del centro destra e quasi tutti ex AN) hanno chiesto la mozione di sfiducia e le dimissioni immediate…
In breve sembra che il ministro Andrea Riccardi ieri abbia usato termini come “schifo” od a questi assimilabili riferendosi alla strumentalizzazione che c’è dietro al rifiuto di Alfano a partecipare ad un vertice con Monti insieme a Casini e Bersani o forse riferendosi più in generale alla politica attuale, politica?
Sembra, ripeto. Nessuna prova certa, parole riportate dai cronisti che erano vicini al ministro e lo avrebbero sentito. Ma anche ci fossero le prove?
Da che pulpito avviene questa richiesta? Da parte di gente che ha assistito connivente e plaudente, inneggiando con atteggiamenti da stadio, a comportamenti di loro blasonati colleghi degni della peggior bettola. Parliamo delle caciotte ostentate a Palazzo Madama? Delle bottiglie di spumante aperte? Della parole usate spesso e volentieri da membri della Lega anche in qualità e veste di ministri della Repubblica ovvero ministri di tutti gli italiani?
Appena pochi giorni fa un Bossi più rauco del solito gridava che la Padania spazzerà via Monti con toni sempre sopra le righe e che poi tali restano, nella miglior tradizione buffona e cialtrona dei leghisti. E questo è nulla.
E allora? Riccardi ha detto gli fa schifo un certo atteggiamento dei (cosiddetti) politici di questi ultimi 20 anni?
Anche a me, conati, continui…
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