mercoledì 7 dicembre 2011

Di magro di vigilia

Si è sposata in chiesa, in bianco virginale, dopo aver convissuto sei anni col suo compagno ed aver avuto almeno altri tre uomini prima di questo.
Ha guardato nausata e scocciata il barbone che gli ha chiesto l'elemosina...
Non va a messa praticamente mai tranne quando praticamente obbligata dagli eventi (battesimi, matrimoni, funerali).
Se prega lo fa soltanto per invocare i suoi santi e le sue madonne a favorirgli questo o quell'altro evento molto terreno.
Sbeffeggia i musulmani che non mangiano carne di maiale o gli indiani che non mangiano le vacche
Non conosce neanche il significato del digiuno della quaresima

Però la vigilia di Natale non mangia carne; un pezzo di ginocchio per farci un brodo no, ma il salmone od il caviale sì.

Che poi c'è da sganasciarsi non tanto l'aspetto economico che vede il pesce molto ma molto più caro della carne quanto perché questa storia che si deve star leggeri, mangiare magro insomma, è tradizione ebraica, della vigilia del loro sabato (shabat) e non ha nulla a che fare con la dottrina cattolica: la chiesa infatti non ha mai dettato una regola in proposito. Che strano però, ogni volta che si pensa a qualche regola ecumenica si scopre che non ce n’è mai stata una in proposito e vice versa. 

E' insomma, quella del venerdì di magro, tradizione popolare e non dettata, tradizione tra l'altro diversa da regione a regione. Se proprio volessimo dirla tutta la chiesa nel Medioevo era arrivata a citare qualcosa come 150 giorni l'anno di magro, tra l'altro in quaresima appunto ma non certo alla vigilia di Natale.

Una tradizione popolare né più né meno che quella del panettone, dello zampone con le lenticchie. Una tradizione che fa schizzare alle stelle i prezzi già alti nelle pescherie che arrivano a rincarare fino al 30% in più persino il comunissimo pesce azzurro o le nauseanti e grasse trote d'allevamento.

E poi scusate ma quella del pesce non è forse carne irrorata di sangue proprio come quella degli altri animali?

Lo penso da moltissimi anni e non posso che confermarlo. Natale è bello perché si sta in famiglia e con le persone che amiamo a noi vicine, è un momento che fa da collante e che interrompe quei distacchi dovuti a questa vita che ci fa dimenticare certi suoi aspetti importanti ma, per il resto, è forse la festività più ipocrita e fasulla che ci sia al mondo! Talmente mercanteggiata che si è diffusa persino in quei paesi che di cattolico non hanno proprio niente!

PS) non mangio pesce né nulla di ciò che nuoti, cammini di traverso od all'indietro o viva attaccata a scogli e fondali marini! Però mangio il tonno che come noto non è pesce e nasce così come lo vediamo nelle scatolette…purché sia al naturale Occhiolino

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