mercoledì 7 dicembre 2011

Libera Chiesa in pessimo Stato

Ovvietà #2

Libera di far quel che vuole ovviamente.
Come noto basta mettere una madonnina sul cantone di un palazzo, farla sanguinare o lacrimare un po’, farla benedire et voilà, improvvisamente il condominio si trasforma in luogo di culto e diventa esente ICI. Anche senza miracolo.
Se c’è una fonte sicura come stipendi, pensioni ed appartamenti da dove tirar fuori un po’ di soldi per questa manovra correttiva era proprio quella data dall’applicazione dell’ICI agli istituti religiosi: conventi, scuole cattoliche, seminari, chiese con ovviamente con annessi oratori, campi sportivi o solo campi di bocce, alloggi per i preti e chi più ne ha più ne metta.

2 miliardi e spicci di euro: tanti quanti ne hanno tagliati alla spesa sanitaria che fagocita risorse manco fosse il mezzogiorno.

Luoghi di culto esenti? Ma da cosa dovrebbe essere esente un complesso gestito da tante brave e compassionevoli suorine con annesso asilo nido, scuola materna, elementare e media e rette sostanziose? O un vero e proprio albergo travestito da seminario?


La chiesa ha un ruolo sociale ed economico notevole di ritorno in termini di aiuti ai meno abbienti? Certo, come no. Parliamo del famigerato 8 per mille?

Parlare di questo a ridosso del Natale fa ancora più effetto poi; la più grande ricorrenza di reiterata ipocrisia, quando tutti si sentono più buoni e si dipingono scenari innevati persino in paesi dove la neve non la vedono neanche se programmata dall'ufficio meteo cinese o sparata con i cannoni.
Strano come ascoltare la stessa anziana pensionata che si lamenta ed inveisce a priori nei confronti di eventuali paventati tagli alla sua pensione non sia disposta ad accettare critiche su questi temi: il parroco non si tocca, porello, è tanto bono.

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