Alessandra Mussolini ha sostenuto oggi che togliere il sussidio, il vitalizio, insomma togliere qualcosa ai parlamentari corrisponde ad una istigazione al suicidio. Vorrei sottolineare che non è stata lei ad usare questa terminologia ma il giornalista: l’onorevole però non ha fatto nulla per smentirlo.
Dopo tutto bisogna compatirla. Dopo aver provato a farsi la pensione come attrice, fotomodella, conduttrice e persino cantante nei primi anni ‘80 con filmetti di serie B e trasmissioni di C non le restava che buttarsi in politica sostenuta da un cognome di sì nobile origine. Non credo che se si fosse chiamata Scicolone come la zia avrebbe fatto la carriera che ha fatto.
Questo è il guaio della democrazia.
Quindi se secondo lei togliere la pensione o 4-5000 € al mese ai nostri politici corrisponde ad esporli alle intemperie mandandoli in giro nudi per strada (parole sue) mi chiedo perché non inizi lei con un esempio concreto perché non credo d’aver capito bene…hai visto mai, una polmonite? Un tram…
Insomma alla stragrande maggioranza degli appartenenti alla casta come si ventila l’ipotesi di mettergli le mani in tasca si scatenano anteponendo alla più misera delle scuse la normativa ed il mancato rispetto delle procedure; a parte rarissime eccezioni, anche solo a titolo di buon esempio o più ragionevolmente solo per adeguarli ai loro colleghi europei.
Nota: in questa foto, contrariamente a quanto stavate pensando, sta cercando di fermare un taxi al volo dopo aver cantato ad una festa rionale.
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